Le abilità linguistiche dell'IA crescono in base alle preoccupazioni degli scienziati

Le abilità linguistiche dell’AI crescono in base alle preoccupazioni degli scienziati

Gli ultimi costrutti di intelligenza artificiale del settore tecnologico possono essere piuttosto convincenti se chiedi loro come ci si sente ad essere un computer senziente, o forse solo un dinosauro o uno scoiattolo. L’ingrediente più importante sono i dati e Open AI è molto, molto riservato riguardo ai dati che utilizza”.

Ma non sono così bravi – e talvolta pericolosamente cattivi – nel gestire altri compiti apparentemente semplici.

Prendi, ad esempio, GPT-3, un sistema controllato da Microsoft che può generare paragrafi di testo simile a quello umano in base a ciò che è stato appreso da un vasto database di libri digitali e scritti online.

È considerato uno dei più avanzati di una nuova generazione di algoritmi di intelligenza artificiale in grado di conversare, generare testo leggibile su richiesta e persino produrre immagini e video nuovi.

Tra le altre cose, GPT-3 può scrivere quasi tutti i testi che chiedi: una lettera di presentazione per un lavoro di guardiano dello zoo, per esempio, o un sonetto in stile shakespeariano ambientato su Marte.

Ma quando il professore del Pomona College Gary Smith gli ha posto una domanda semplice ma senza senso sul camminare al piano di sopra, GPT-3 l’ha smorzata.

Questi potenti e potenti sistemi di intelligenza artificiale, tecnicamente noti come “modelli linguistici di grandi dimensioni” perché sono stati addestrati su un enorme corpo di testo e altri media, sono già stati integrati nei chatbot del servizio clienti, nelle ricerche di Google e nel “completamento automatico” funzionalità di posta elettronica che completano le tue frasi per te.

Ma la maggior parte delle aziende tecnologiche che le hanno costruite sono state segrete riguardo al loro funzionamento interno, rendendo difficile per gli estranei comprendere i difetti che possono renderle una fonte di disinformazione, razzismo e altri danni.

Questo è uno dei motivi per cui una coalizione di ricercatori di intelligenza artificiale guidata da Le Scao, con l’aiuto del governo francese, ha lanciato martedì un nuovo modello linguistico di grandi dimensioni che dovrebbe fungere da antidoto ai sistemi chiusi come GPT-3.

Il gruppo si chiama BigScience e il loro modello è BLOOM, per il BigScience Large Open-science Open-access Multilingual Language Model. La sua svolta principale è che funziona in 46 lingue, tra cui arabo, spagnolo e francese, a differenza della maggior parte dei sistemi incentrati sull’inglese o sul cinese.