Bizzarrini Giotto, la hypercar made in Italy firmata da Giorgetto Giugiaro

Un ritorno sui palcoscenici mondiali degno di nota. E’ quello del marchio Bizzarrini, marchio di nicchia del panorama automobilistico italiano che, a partire dal 1964, ha dato vita a vere e proprie icone come la berlinetta 5300 GT e le barchette da corsa P538 e P57. Frutti della mente illuminata del toscano Giotto Bizzarrini, fra i più grandi progettisti di auto italiani, con un passato lavorativo in Alfa Romeo, Ferrari, Iso Rivolta e Lamborghini.

Ora il marchio livornese – rinato nel 2021 con la messa in produzione di 24 esemplari della 5300 GT Revival Corsa 24/65, costruiti secondo le specifiche originali dell’auto che nel 1965 trionfò nella sua classe alla 24 Ore di Le Mans – sta per intraprendere una nuova fase della sua storia, che inizia da una hypercar denominata proprio “Giotto”.

L’auto è stata disegnata da Giorgetto Giugiaro insieme al figlio Fabrizio: il primo contribuì, negli anni Sessanta, allo stile della 5300 GT Strada. Anche il profilo tecnico, ad una prima analisi, sembra di alto livello: si parla di un utilizzo massiccio di fibra di carbonio e di un motore V12 aspirato di derivazione Lamborghini, abbinato a un cambio doppia frizione a otto rapporti.

Il direttore tecnico della Bizzarrini, Chris Porritt (ex Aston Martin, Tesla e Rimac), annunciando che i test della vettura inizieranno nel 2024, ne ha messo in chiaro gli obiettivi: “Per la Giotto abbiamo scelto di non inseguire tempi in accelerazione o record sul giro, ma di sviluppare un’auto che piaccia a quei conducenti esperti che cercano purezza, autenticità e qualcosa di raro”.

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