Truffa del Superbonus 110%, trova nel suo cassetto fiscale 50mila euro per un efficientamento energetico mai richiesto
La guardia di finanza di Monza, su delega della locale procura, ha eseguito un sequestro preventivo di crediti fiscali per oltre 4,3 milioni di euro a una società brianzola, sospettata di aver indebitamente percepito gli incentivi statali per la riqualificazione energetica degli edifici.
Truffa superbonus, nel proprio cassetto fiscale aveva 50mila euro di credito d’imposta
Il provvedimento cautelare, emesso dal gip del tribunale di Monza, è scattato a seguito di un’indagine della guardia di finanza di Seveso, coordinata dalla procura di Monza, nata dall’esposto di un cittadino trevigiano, che ha visto comparire nel proprio cassetto fiscale un credito d’imposta immotivato da circa 50 mila euro, generato da fatture emesse da un’impresa di impiantistica elettrica, a lui sconosciuta, per lavori di efficientamento energetico che sarebbero stati eseguiti in un immobile di sua proprietà.
Le indagini
Le prime indagini delle fiamme gialle, oltre a far emergere una serie di anomalie rispetto al corretto assolvimento dei previsti obblighi contabili e fiscali (tra cui la mancata presentazione delle comunicazioni periodiche di liquidazione dell’Iva e il conseguente omesso versamento dell’imposta dovuta, la presenza di fatture attive per operazioni commerciali annullate dall’emissione di corrispondenti note di credito), hanno consentito di rilevare, fa sapere la guardia di finanza in una nota, “come la società avesse improvvisamente realizzato nel 2022 un volume d’affari più che raddoppiato rispetto agli anni precedenti, grazie a un ingente fatturato conseguito nel periodo estivo per oltre 4 milioni di euro per asseriti interventi di riqualificazione energetica eseguiti a favore di oltre 130 clienti”.
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