Strasburgo, l’Italia deve 7 milioni di euro ai pensionati del “fondo volo”

L’Italia deve risarcire oltre 7 milioni (rpt. milioni) e mezzo di euro ai pensionati del fondo volo. L’ha stabilito la Corte dei diritti umani di Strasburgo nella sentenza in cui condanna le autorità italiane per aver favorito l’Inps nelle cause che stava subendo da parte dei pensionati e avere così violato il diritto di questi ultimi a un equo processo.

A far condannare l’Italia sono stati 253 iscritti al fondo volo, il fondo pensionistico dei dipendenti delle compagnie aeree, andati in pensione prima del primo luglio 1997. I loro ricorsi sono giunti alla Cedu tra il 2011 e il 2018.

Tutti hanno affermato che il Paese ha leso i loro diritti con la finanziaria del 2008 (legge n. 244 del 2007), e più precisamente con l’articolo 2, comma 503, che stabiliva che l’Inps poteva utilizzare i coefficienti che aveva elaborato per il calcolo delle pensioni, che erano meno favorevoli di quelli determinati dalle leggi precedenti. Questo ha di fatto impedito ai pensionati di vincere i processi che avevano in corso contro l’Inps.

Ma adesso la Cedu gli dà ragione, anche se per 23 pensionati deceduti tra il 2016 e il 2022 saranno gli eredi a ricevere il risarcimento. Lo Stato dovrà versare in totale, entro 3 mesi, quasi 7 milioni per danni materiali, 600mila euro per danni morali, e quasi68mila euro per le spese legali ai pensionati o i loro eredi.

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