Vaticano, il caos della Fiducia Supplicans: il Papa dice di benedire solo singoli gay ma c’è chi benedice anche le coppie

Il documento sulle benedizioni alle coppie gay si sta trasformando in una gigantesca frittata. Il caos sembra regnare sovrano. Mentre il Papa continua a ripetere fino allo sfinimento che la benedizione si deve dare solo al singolo omosessuale e non alla relazione che per la Chiesa resta proibita, il più noto gesuita americano, padre James Martin, pilastro del movimento Lgbt+ nel mondo, continua a predicare sui social – dove è seguito da una valanga di follower – che il valore delle benedizioni non può non essere per le coppie dello stesso sesso. Naturalmente non è l’unico.

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Padre Martins ha pubblicato una storia personale molto toccante per fare capire quanto sia importante.

Nel frattempo però in Africa i vescovi del continente sono sempre più compatti dopo essere stati esentati dal pontefice dall’applicare le benedizioni perchè, ha spiegato Francesco in una intervista, la loro cultura fatica a comprendere (per loro «l’omosessualità è qualcosa di brutto e che quindi non la tollerano»). Parole che hanno sollevato qualche perplessità perchè ritenute politicamente poco corrette, tanto alimentare il dubbio di essere persino venate da un sottofondo razzista. In ogni caso il disorientamento tra gli episcopati (anche europei) resta palpabile e forse alla fine ognuno farà più o meno quello che si sente di fare. 

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RICORDI

Padre Martin ha raccontato sui social un episodio a tal proposito che lo ha toccato personalmente. Un suo ex compagno di liceo che non vedeva da tempo lo ha contattato per chiedere una benedizione alla sua relazione. Aveva un marito sposato da oltre vent’anni. «Gus è sempre stato una delle persone migliori che abbia mai conosciuto. Conosco la sua famiglia bene, andavo a farmi tagliare i capelli da suo babbo, nel salone da barbiere… Ho così incontrato Gus e James. Si tratta di una delle situazioni contemplate nel nuovo documento vaticano Fiducia Supplicans». Padre Martin ha continuato spiegando il contesto in cui è avvenuta la benedizione: «Naturalmente non sembrava affatto un matrimonio, eravamo seduti fuori a una specie di bar. Ho recitato davanti a loro la preghiera di Aronne dal libro dei Numeri: che il Signore ti custodisca e ti benedica.. poi ho preso le loro mani sul tavolo. Ho trovato tutto molto commovente». Padre James sottolinea che spesso nelle discussioni che si leggono sul documento vaticano della discorsia si perde di vista che «si tratta di due persone che si amano e cercano Dio». Un modo «per dire si al desiderio di Dio di essere vicino agli amici di Dio e anche al mio amico da più di 50 anni». 

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