Chi è “La Mosca”, inseguito in tutta la Francia: Mohamed Amra, l’uomo evaso nel sanguinoso assalto a un furgone della penitenziaria

Mohamed Amra, l’uomo evaso nel sanguinoso assalto a un furgone della penitenziaria su un’autostrada francese, ha una lunga storia di condanne per crimini violenti iniziate quando aveva solo 15 anni. Trentenne di Rouen, nel nord-ovest della Francia, noto come «La Mouche» (La Mosca), «è molto noto alla magistratura», ha detto ai giornalisti il procuratore capo di Parigi Laure Beccuau.

Legami con la criminalità organizzata

Ha stretti legami con la criminalità organizzata, ha detto un’altra fonte, ed è sospettato di aver ordinato omicidi legati al traffico di droga. Un’altra fonte ha detto che Amra gestisce la propria rete di traffico di droga, tuttavia nessuna delle sue 13 condanne precedenti – per crimini che vanno dalla rapina a mano armata all’estorsione – era direttamente collegata al traffico di narcotici, ha detto Beccuau, che sta conducendo le indagini sull’attacco all’autostrada.

Detenzione e nuove accuse

Dal gennaio 2022 era detenuto nella prigione di Evreux, nella regione nordoccidentale della Normandia, per scontare diverse condanne, tra cui per associazione a delinquere, estorsione, rapina, violenza armata e partecipazione a un rodeo automobilistico illegale. L’ultima condanna, per rapina, è stata pronunciata solo la scorsa settimana. Al momento della sua fuga doveva affrontare anche due nuove accuse, una per tentato omicidio e un’altra per complicità in un omicidio a Marsiglia, sulla riviera francese, centro del traffico di droga e della violenza delle bande.

Dichiarazioni dell’avvocato

Il suo avvocato, Hugues Vigier, ha dichiarato all’emittente BFMTV di essere «sbalordito» dagli eventi di ieri, aggiungendo di trovare «difficile immaginare» che il suo cliente potesse essere implicato in «tali azioni di violenza indiscriminata, drammatica, folle e imperdonabile». In un estremo tentativo di difendere il suo cliente, l’avvocato ha suggerito «un’altra possibile spiegazione» per l’attacco: ovvero che Amra sia stato non liberato, ma rapito per vendetta.

Opinioni della polizia

Il quotidiano 20 Minutes cita una fonte della polizia secondo cui, sebbene la posizione di Amra nella malavita marsigliese sia apicale, «non lo si credeva capace di un’operazione di così alto profilo».

Ultimi sviluppi

Oggi Amra avrebbe dovuto presenziare a un’udienza disciplinare dopo che le guardie avevano scoperto che le sbarre della sua cella erano state parzialmente segate, ha detto il procuratore Beccuau. I media francesi hanno riferito che sarebbe stato messo in isolamento dopo il presunto tentativo di evasione, troppo recente per poter attivare ulteriori misure di sicurezza.

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