Il “nuovo” programma di Milly Carlucci dove i talenti non s’acchiappano: si mettono in fuga!

Per la serie i grandi misteri della Rai, oggi va in onda la domanda: «Perché a Milly Carlucci tolgono un programma scarso e gliene danno un altro peggiore?». «Il cantante mascherato», show di dubbia riuscita, cassato dalla tv per fortuna dei telespettatori e anche dei concorrenti murati dentro costumi improponibili, infatti, è stato sostituito con «L’acchiappatalenti», venerdì in prima serata su Raiuno e ci affrettiamo a scriverne prima che venga decapitato dai vertici Rai in nome del buonsenso.

Non sapremmo da dove iniziare per spiegarvi il meccanismo – ma più che altro la logica – di questo spettacolo scriteriato e confusionario, nel quale i format di altri programmi già da tempo imbalsamati, e nella specie «Italia’s got talent» o «Tu si que vales», vengono portati in vita con un’operazione in stile Frankenstein.

Sostanzialmente, ben 5 acchiappatalenti – Mara Maionchi, Sabrina Salerno, Francesco Paolantoni, Teo Mammuccari e Wanda Nara – sulla base di una clip e senza vederne la performance in studio, devono scegliere il concorrente al quale abbinarsi per una esibizione successiva. La giuria, formata da Flavio Insinna, Simona Ventura e Francesco Facchinetti, deve a sua volta votare al buio quale potrà essere la coppia più convincente.

Come si può agevolmente notare, il cast è composto da una serie di “avanzi di balera”, con ciò intendendo ex concorrenti di Ballando con le stelle, come Ventura, Mammuccari, Nara e Salerno, altri personaggi che hanno eletto domicilio letteralmente nel piccolo schermo come Maionchi e Paolantoni, mentre il contratto Insinna è da consumarsi preferibilmente entro la data di scadenza, perché pare sia in procinto di passare a La7.

Non parliamo poi delle esibizioni dei concorrenti. Dopo aver visto, alla prima puntata, una coppia in cui lei cantava (male) mentre lui travestito da orso ballava il tiptap e un tizio travestito da bruco, la cui unica abilità era strisciare e ruzzolare dalle scale senza riportare danni permanenti, gli unici che accusavano malesseri per la stupidità dello spettacolo erano i telespettatori.

Definire «L’acchiappatalenti» uno spreco di risorse economiche e artistiche è poco rispetto all’effettiva consistenza di un programma senza idee e che mortifica le potenzialità, sia di coloro che si esibiscono sia del cast fisso. Pensiamo a quanto si sia spesa Wanda Nara in Ballando con le stelle, alla capacità di tenere un programma di Simona Ventura, ma soprattutto alla scelta di Mammuccari di lasciare la giuria di Tu si que vales nella speranza di trovare in Rai una collocazione che meglio lo valorizzasse per trovarsi a fare la stessa caciara dalla quale intendeva prendere le distanze. Insomma, qui non s’acchiappa nessun talento. Al massimo lo si fa scappare.

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