Migranti, la Finlandia vuole chiudere il fronte al confine con la Russia. La storia di due siriani: «Arrivati in bici con -20 gradi»

La Finlandia si prepara a chiudere il fronte orientale, al confine con la Russia, una delle rotte migratorie che dall’Asia apre le porte per l’Europa. Il Paese sta implementando il numero delle pattuglie di guardia di frontiera, droni e rilevatori elettronici e sta costruendo recinzioni lungo il confine. A Helsinki, il parlamento vuole approvare prima dell’estate una nuova legislazione che potrebbe violare gli impegni assunti dalla Finlandia in materia di diritti umani. Helsinki, infatti, vede l’arrivo di un gran numero di immigrati come una sorta di ‘guerra ibrida’ intrapresa dalla Russia contro l’Occidente.

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Le guardie di frontiera finlandesi potranno invitare, secondo la nuova legislazione, migliaia di riservisti a pattugliare la frontiera, a rilevare i segnali telefonici dei migranti, a mandare i migranti nei centri di detenzione e, cosa più importante, a respingerli in Russia senza accettare le loro domande di asilo.

La sterzata anti-migranti

Alla fine dell’anno scorso la Finlandia chiuse tutti i punti di passaggio per i migranti lungo il confine con la Russia, lungo 1.340 km dopo che circa 1.300 migranti provenienti da Paesi dell’Asia e dell’Africa come la Siria e la Somalia arrivarono ​​attraverso quella rotta.

Nonostante le crescenti tensioni con Mosca, le guardie di frontiera finlandesi continuano a incontrarsi regolarmente con le loro controparti russe, ha detto il vice comandante Samuli Murtonen. «La questione fondamentale è che, secondo loro, chiunque rimanga legalmente in Russia può lasciare il Paese», ha detto a Reuters, aggiungendo che in precedenza le guardie di frontiera russe non permettevano a nessuno di attraversare senza un visto valido per l’Unione europea.

I punti di passaggio della rotta migratoria verso l’Europa

La risposta della Russia

Da allora, solo poche dozzine di richiedenti asilo hanno attraversato il confine attraverso le fitte foreste della Finlandia, ma Helsinki ritiene che il Cremlino sia pronto a mandare più migranti.

Ma la Russia nega.

Il Cremlino ha accusato, anzi, la Finlandia di creare di proposito la situazione alle frontiere invitando i migranti.
«Crediamo che la deliberata provocazione di una ‘crisi migratoria’ al confine russo-finlandese sia necessaria affinché le autorità finlandesi possano attuare i piani della Nato e, soprattutto, degli Stati Uniti di dispiegare infrastrutture militari sul campo e di schierare truppe straniere sul loro territorio, comprese le zone confinanti con la Russia» ha detto il capo del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) Vladimir Kulishov.

Le relazioni con Mosca, un tempo relativamente cordiali, si sono drasticamente deteriorate dopo la decisione della Finlandia di aderire alla Nato in seguito all’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio 2022.

La storia di due migranti siriani: Mohammed e Mahmoud

Mohammed, 25 anni, e Mahmoud, 27 anni, sono due siriani arrivati dopo un lungo e complicato viaggio in Finlandia.
Sono entrati nel Paese in bicicletta, pedalando nella neve a -20 gradi attraverso il valico di Salla nel novembre 2023. Hanno acquistato le due ruote per circa 330 euro ciascuna da intermediari russi all’ultimo checkpoint russo. È, infatti, vietato camminare a piedi tra le stazioni lungo il confine russo e finlandese.

Mohammed racconta che è scappato dalla Siria per evitare la leva militare per arrivare prima in Egitto, e poi proseguire nella rotta verso l’Europa: «Ho comprato un visto studentesco per la Russia». Racconta che per il documento ha speso quasi 2.330 euro. Poi l’arrivo «legalmente» in Finlandia. 

«Sono entrato legalmente al checkpoint russo e mi hanno dato un timbro di uscita. In Finlandia ho mostrato loro il timbro di uscita e mi hanno fatto entrare immediatamente», ha detto a Reuters, aggiungendo che aveva poi chiesto asilo in Finlandia.
Mohammed e Mahmoud hanno prima pagato oltre 4 mila euro e mezzo ciascuno a un trafficante siriano per raggiungere la Germania attraverso la Bielorussia, ma sono stati picchiati e poi respinti dalle guardie di frontiera polacche e lituane, secondo quanto detto ai giornalisti britannici.

«All’improvviso è arrivata la notizia che il fronte finlandese al confine con la Russia era stato aperto. Era anche su Telegram e c’erano già dei trafficanti che pubblicizzavano i loro servizi per mandare persone in Finlandia» ha continuato Mahmoud.
I due amici siriani, però, stanno ancora aspettando una decisione da parte delle autorità finlandesi sulle loro richieste di asilo.

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