Bagna una frisella in mare durante una gita in barca e resta intossicato: giovane di Anagni in ospedale

Sapore di mare, sapore di sale, ma occhio alle intossicazioni. Durante l’estate, da qualche tempo, spopolano sui social i video di gitanti in barca in acque cristalline che bagnano la frisella in mare prima di mangiarla con un trionfo di pomodori. Una trovata magari trend, chissà se gustosa, ma che qualche volta può avere pericolose e fastidiose controindicazioni. Ne sa qualcosa un 27enne di Anagni

Bagna una frisella in mare e resta intossicato: cosa è successo

Una decina di giorni fa il giovane si era recato in vacanza con un gruppo di amici e avevano affittato una barca per fare una gita nel tratto di litorale tra Anzio e di Lavinio. Una bella giornata di mare per festeggiare la fine della sessione estiva degli esami universitari. I ragazzi si erano attrezzati portando sulla barca generi alimentari e bevande per poter trascorrere qualche giorno in piena libertà. Nessuno aveva però portato con sé il  sale. Di qui l’idea, quando si è trattato di condire il cibo, di utilizzare l’acqua di mare per poter salare il pane, per poterlo poi condire con gli alimenti desiderati. Le friselle sono state quindi immerse per qualche secondo nell’acqua di mare e sono state poi ritirate per essere condite e mangiate.

Nelle ore successive al pranzo non c’è stata nessuna conseguenza. Il giorno dopo però il giovane residente nella città dei papi ha cominciato ad avere dei segni inequivocabili di intossicazione: mal di stomaco, nausea, febbre alta. Quando la situazione è diventata impossibile da gestire da soli, il giovane è stato portato in un ospedale romano. Dove, come i suoi amici avevano già intuito, gli sono stati diagnosticati i sintomi di un’intossicazione alimentare. Il giovane, secondo le indiscrezioni trapelate, sarebbe stato vittima dell’Escherichia Coli, un batterio presente probabilmente nell’acqua del tratto di mare in cui i giovani si erano fermati per trascorrere i giorni di vacanza.

Il batterio è causa, tra le altre cose, di dolori addominali, vomito, diarrea con sangue; nei casi più gravi, infezioni del tratto urinario, peritonite, setticemia, polmonite e meningite. Per fortuna, al di là del malessere acuto, per il giovane anagnino non ci sono state altre conseguenze. Dopo qualche giorno di isolamento la situazione è migliorata ed il 27enne anagnino, dopo essere stato dichiarato guarito, è stato rimandato a casa.

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