Germania, avanzata Afd: il movimento di ultradestra primo in Turingia e sbanca in Sassonia. Scholz sempre più debole

BERLINO Non sono bastate le promesse, le espulsioni di rifugiati, la stretta sulla migrazione, il giro di vite sulle armi: il voto in Sassonia e Turingia, per effetto anche dell’attentato terroristico di Solingen, si è chiuso con una debacle per il governo del cancelliere Olaf Scholz, l’affermazione dell’ultradestra AfD e la tenuta della Cdu, all’opposizione a Berlino.

I tre partiti del governo federale – Spd, Verdi e Liberali – escono umiliati. Mai come ora il voto era un test per le legislative fra un anno, e anche per la tenuta della democrazia in Germania. La Spd ha perso voti ma ha scongiurato l’incubo di finire sotto il 5% e quindi fuori dai parlamenti a Dresda e Erfurt.

Il commento/ Conto salato per Londra, è l’effetto della Brexit

I RISULTATI

Si attesta attorno al 7,8% e 6,6%, un terzo dei voti della Cdu, che stando alle proiezioni risulta prima in Sassonia con circa il 32%, ma tallonata da vicino dalla AfD (31%), e seconda in Turingia con circa il 24% dopo l’AfD che è prima con oltre il 33,1%. Escluso comunque un ingresso dell’AfD nel governo nel Land perché nessun partito si vuole alleare con lei: la formazione di una coalizione di governo si profila estremamente difficile in Turingia.

In Sassonia invece il governo fra Cdu, Verdi e Spd, sembrerebbe avere i numeri per una riedizione sotto la guida dell’attuale ministro presidente Michael Kretschmer (Cdu). Novità assoluta di queste elezioni è l’ingresso in forze del nuovo partito rossobruno Bsw, un mix populista di estrema destra e sinistra, di Sahra Wagenknecht (Bund, lega Sahra Wagenknecht), che in Sassonia e Turingia sfonda con circa il 12% e oltre il 14%, e diventa alleato papabile in un governo regionale, e probabilmente indispensabile in Turingia in un ipotetico governo della Cdu con Bsw e Spd. Scompaiono dai parlamenti regionali i liberali (Fdp), alleati di Spd e Verdi a Berlino. Va meglio ai Verdi, al 4% in Turingia, quindi fuori dal parlamento a Erfurt, ma ce la fanno in Sassonia attorno al 5%. Crollo della Linke (Sinistra), erede del partito comunista della Ddr, tradizionalmente forte a Est, che precipita al 4,5% in Sassonia (fuori del parlamento) e si ferma all’11,7% in Turingia dove guida ora con Bodo Ramelow un governo di minoranza rosso-rosso-verde. Galvanizzata dai risultati, l’Afd, classificata come ultradestra e osservata dai servizi in entrambi i Länder, ha avanzato pretese di governo in Turingia. «Siamo il primo partito, una Volkspartei in Turingia e vogliamo stabilità», ha dichiarato il leader AfD del Land, Björn Höcke, dell’ala più radicale e condannato due volte per l’uso di espressioni copiate dal lessico nazista. Il voto nei due Länder dell’Est è la cartina di tornasole dello scontento verso il governo federale e dell’umore dei tedeschi, soprattutto nell’Est dove la frustrazione è particolarmente forte e i cittadini si sentono di seconda classe rispetto ai connazionali a Ovest. “Adgehängt” (lasciati indietro, appesi) è il termine in voga: la rabbia è cominciata con l’immigrazione di massa nel 2015, ed è rimasta il tema più rovente, assieme alla sicurezza. Poi si sono aggiunti nel tempo la crisi del Covid-19, quella energetica e dei rincari, e la guerra in Ucraina che urta con la generale simpatia per la Russia a Est. Mai come questa volta un voto regionale ha avuto una valenza nazionale.

Le elezioni sono state di fatto una piccola elezione federale a un anno dalle politiche a settembre 2025, da cui si prevede un ribaltamento degli equilibri politici, con la vittoria della Cdu-Csu e probabilmente nuovo cancelliere Friedrich Merz, attuale capo della Cdu e dell’opposizione.

I SONDAGGI

L’esito del voto è la pagella dei tedeschi al governo Scholz, dilaniato da litigi fra alleati e paralizzato nella sua capacità di azione per la cacofonia interna e la mancanza di leadership di Scholz: bocciato. Per il verdetto finale bisogna aspettare tre settimane, quando, il 22 settembre, si voterà in un altro Land dell’Est, in Brandeburgo, il Land che circonda Berlino, dove Dietmar Woidke guida una coalizione fra Spd, Cdu e Verdi. Significativo che il premier Spd ha pregato Scholz di tenersi alla larga dalla campagna elettorale. Se anche in Brandeburgo la Spd dovesse perdere, potrebbe innescarsi un terremoto dalle conseguenze imprevedibili, incluse elezioni anticipate. Scenario che il segretario generale della Spd, Kevin Kühnert, commentando ieri sera la batosta in Sassonia e Turingia, ha escluso assicurando che il governo Scholz lavorerà fino alla fine della legislatura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Link sorgente : Germania, avanzata Afd: il movimento di ultradestra primo in Turingia e sbanca in Sassonia. Scholz sempre più debole