Pregliasco, sasso lanciato contro il virologo mentre parlava del Covid a Barletta. «Assurdo, si è davvero esagerato»

Un sasso sul palco per protesta mentre parlava Fabrizio Pregliasco. L’argomento del dibattito era il Covid, con il numero dei casi in aumento. Un tema che da quando è scoppiata la pandemia fa discutere sotto vari aspetti: dall’esigenza di un lockdown all’importanza dei vaccini.

Cosa è successo

Ci troviamo all’anfiteatro Castello di Barletta, nella sera di sabato 31 agosto. All’interno della manifestazione Oscar del libro è inserito un panel nel quale il virologo Fabrizio Pregliasco riceve un premio per il suo libro “I superbatteri. Una minaccia da combattere” scritto con Paola Arosio. «Durante la serata – racconta Pregliasco all’Adnkronos Salute – la presentatrice mi ha chiesto ‘come siamo messi con il Covid?‘, ho spiegato, senza enfasi, che c’è una ripresa, seppur con una situazione che non è di emergenza, con toni più che tranquillizzanti. A questo punto ho sentito il botto. Ma non mi sono reso conto subito del sasso che mi è arrivato vicino. Se ne è accorta invece la presentatrice che ha interrotto. E’ stato spiacevole, non è la prima volta che ho affrontato momenti di contestazione su temi come il Covid. Ma altre volte ci sono stati fischi, parole. E’ assurdo: parlavo in termini assolutamente tranquilli di convivenza con questo virus, da non sottovalutare peri fragili. Niente altro. Si è davvero esagerato», conclude.

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La solidarietà dell’intervistatrice

A intervistare Fabrizio Pregliasco era Manila Gorio, che si è così espressa sull’accaduto all’Ansa: «Trovo quanto accaduto estremamente grave. Quel sasso avrebbe potuto provocare conseguenze peggiori. Assurdo poi che non ci fossero esponenti delle forze dell’ordine a presidiare l’area. L’assessore alla Cultura del Comune di Barletta, Oronzo Cilli mi ha detto che sarebbe stata opera di alcuni minorenni, come se fosse meno grave. Non c’era la pubblica sicurezza né abbiamo ricevuto il supporto da parte di qualcuno. Sentirsi al sicuro è un diritto sacrosanto di ogni cittadino di Barletta e quanto accaduto non è degno di un Paese civile».

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