Ztl Fascia Verde Roma, guida completa: mappa, veicoli ammessi, durata, eccezioni. Il Campidoglio accelera

Si riparte. Con l’approssimarsi dell’inverno, torna al centro della battaglia politica la Fascia Verde o, come viene definita nei documenti ufficiali, la “zona a traffico limitato fascia verde”. Si tratta di un’ampia area della città dove, già lo scorso anno, il Campidoglio pensava di attivare i varchi elettronici per controllare da remoto che non vi accedessero veicoli vecchi. Auto, camion e furgoni, moto, ciclomotori e quadricicli datati già lo scorso anno avrebbero dovuto rimanere fuori da questa area della città: niente ingressi, niente parcheggio. Poi, le proteste, lo stato del trasporto pubblico che sarebbe andato incontro a grandi disagi per la preparazione del Giubileo, avevano ricondotto a più miti consigli Palazzo Senatorio e l’attivazione delle telecamere era stata rimandata a novembre 2024. Cioè, di fatto, fra un paio di mesi.

L’AREA
La Ztl Fascia Verde è un’area dai confini frastagliati: c’è tutta la Palmiro Togliatti da Ponte Mammolo alla Tuscolana, poi via delle Capannelle, un pezzo del Raccordo sull’Appia, l’Ardeatina, Vigna Murata, la Laurentina, il viadotto della Magliana, Isacco Newton, i Colli Portuensi, via Leone XIII e via Gregorio VII, la Pineta Sacchetti fino alla Trionfale, via della Camilluccia, via Flaminia Nuova fino al Raccordo, poi, rientrando, la Salaria, Prati Fiscali, via Graf e via Kant e di nuovo Ponte Mammolo. Tutto quello che è all’interno di questi confini, secondo quanto il Comune ha scritto alla Regione, dovrebbe essere interdetto al traffico veicolare privato. 

I NUOVI LIMITI
Secondo questo documento del Comune, «le condizioni di vigenza della ZTL Fascia Verde saranno applicate dal Lunedì al Sabato h24 in riferimento alla sola circolazione dinamica mentre quella statica (sosta) è sempre ammessa». E questa è già una differenza rispetto allo scorso anno quando anche la sosta dei veicoli più vecchi veniva esclusa. 

CHI RESTA FUORI
La tabella che il Comune inserisce nella relazione indica quali saranno le varianti che non potranno più entrare all’interno della fascia verde. Dovranno rimanere fuori i confini della fascia verde, dal lunedì al sabato, i veicoli – autovetture e mezzi commerciali – con motorizzazione diesel euro 0, 1, 2 e 3 e con motorizzazione a benzina euro 0, 1 e 2. Esclusi anche moto, motorini e quadriclicli (le macchinette tanto in voga fra i più giovani) con motorizzazione diesel euro 0, 1 e 2 e con motorizzazione a benzina euro 0 e 1. 

In caso, poi, di sforamenti dei livelli di qualità dell’aria che impongano gli stop emergenziali alla circolazione, oltre quelli già ordinariamente fuori dalla fascia verde, dovranno restare fuori dalla stessa anche i veicoli (autovetture e mezzi commerciali) diesel euro 4 e benzina euro 3 e i motoveicoli diesel euro 3 quando lo stop sarà di primo livello. Cui si aggiungeranno anche automobili e veicoli commerciali diesel euro 5 qualora lo stop emergenziale sia di secondo livello. 

ECCEZIONI
Come già lo scorso anno, però, il Comune prevede delle possibili eccezioni: i “bonus di mobilità” e il “move-in”. I bonus, sono «un plafond di autorizzazioni giornaliere che i cittadini potranno utilizzare per l’ingresso nella fascia verde» e saranno 60 ingressi nel primo anno, 30 nel secondo e 5 dal terzo anno in poi. Il move-in invece è «una piattaforma tecnologica sviluppata da regione Lombardia e adottata da comune di Milano, regione Piemonte e regione Emilia Romagna che mediante l’installazione di una black box monitora i chilometri di percorrenza svolti da uno specifico veicolo». In questo modo il Comune potrà monitorare quanti chilometri potranno essere percorsi il cui ammontare annuo «sarà definito dall’amministrazione attraverso uno specifico provvedimento».

A bilanciare queste limitazioni, il Campidoglio elenca una serie di interventi sulla mobilità: le linee tram, la metro C, i nuovi treni per le metro e i nuovi tram. Tutte iniziative, però, su un periodo molto più lungo mentre le telecamere delle fascia verde (e relative multe) potrebbero partire già a novembre.

«SACRIFICI INUTILI»
Sul piede di guerra Fratelli d’Italia che con il deputato e presidente romano del partito, Marco Perissa, contesta il provvedimento del Campidoglio: «Alla luce dei dati di Arpa Lazio, non c’è una correlazione fra il blocco dei veicoli e l’abbassamento dei valori riscontrati dalle centraline: l’inquinamento è in costante miglioramento e gli sforamenti sono pochissimi ogni anno. È inammissibile la rinnovata ostinazione da parte del Comune di voler continuare sulla strada che mette migliaia di romani nelle condizioni di veder rendere illegali i propri mezzi di circolazione senza avere la certezza scientifica della necessità di questo sacrificio. Siamo al lavoro con l’assessore regionale, Elena Palazzo, e con il capogruppo in Campidoglio, Giovanni Quarzo, per evitare questo scempio».
 

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