Fallou, ucciso a 16 anni a Bologna come Willy per difendere l?amico: accoltellato da un coetaneo

Una coltellata alla pancia e una al collo. Due fendenti secchi in una manciata di minuti. Così ha perso la vita Fallou Serin Sall, il 16enne bolognese, padre senegalese e madre italiana, colpevole solo di aver difeso un amico, vittima già in passato di provocazioni e minacce. «Eri la nostra luce» racconta sconvolta mamma Daniela, che ora si dispera: «Gliel’ho sempre detto, se vedi dei guai e vuoi aiutare, chiama carabinieri, polizia, chi vuoi ma non intervenire».

Fallou Sall, morto a 16 anni accoltellato dopo una rissa. La mamma: «Ucciso per difendere un amico»

Un epilogo tragico quello della rissa avvenuta nella serata di mercoledì, poco dopo le 22, a Bologna, nei pressi dell’ospedale Maggiore e maturata tra comitive di ragazzi che non andavano d’accordo e che sui social e dal vivo si prendevano di mira. Tanto che in passato anche la famiglia dell’aggressore aveva presentato una denuncia per episodi di violenza fisica e psicologica di cui il figlio si era sentito vittima. L’indagato, un coetaneo italiano, difeso dall’avvocato Simone Vincenzo Ferraioli, dovrà rispondere di omicidio, tentato omicidio (per le ferite procurate al bengalese 16enne difeso da Fallou, ndr) e del porto della lama usata per l’aggressione: oggi alle 10.30 davanti al Gip del tribunale per i Minorenni è fissata l’udienza di convalida del fermo. Episodio che ricorda il coraggio di Willy Monteiro Duarte, il giovane italiano di origine capoverdiana che il 6 settembre 2020 venne ucciso in un pestaggio, anche lui era intervenuto per difendere un amico. Erano da poco passate le 22 di mercoledì nella tranquilla e residenziale via Piave, prima periferia del bolognese dove però ora prende corpo la pista del bullismo e del rancore covato da tempo, fino all’esplosione della violenza cieca. Stando a quanto ricostruito dagli agenti della Questura di Bologna Fallou era con gli amici nel parco del Velodromo. L’ultimo spensierato “frame” della serata appare sulla pagina Instagram del 16enne ammazzato: lo si vede seduto su una panchina, a pochi metri da dove ha trovato la morte qualche minuto dopo. A un certo punto, agli amici di Fallou si sarebbe avvicinato un coetaneo, con cui c’erano vecchi attriti. Qualche offesa tra il gruppo di amici di Fallou e l’indagato sui social, occhiatacce quando ci si incontra in strada. Sono bastate due parole fuori posto per scatenare la tragedia. Il 16enne indagato avrebbe iniziato a discutere con un amico bengalese della vittima e quando l’atmosfera si è scaldata Fallou non ci ha pensato un secondo a difendere l’amico. Il giovanissimo ha estratto il coltello e sfogato tutta la sua rabbia sui due. Poi è fuggito a casa, poco distante.

I SOCCORSI

A chiamare Polizia e 118 sono stati i residenti che hanno sentito i giovani litigare, correre e, poi, le urla strazianti degli amici di Sall: «È morto. Non si muove più». Fallou era a terra, privo di sensi. Portato in ospedale, è morto pochi minuti dopo. Fatali i fendenti al collo e alla base del petto. L’amico bengalese, raggiunto dalla lama del 16enne a collo e schiena, è stato medicato e dimesso. Le volanti della Polizia, intervenute con i colleghi della Scientifica, hanno subito sentito i testimoni e ci hanno messo pochi minuti a risalire all’identità dell’aggressore, raggiunto a casa, interrogato dal pubblico ministero nella notte e poi portato al carcere minorile.

LA VITTIMA

Bello, solare, atletico. Fallou era nel pieno della sua giovinezza: si stava preparando ad affrontare un altro anno scolastico all’Itis Belluzzi Fioravanti e amava lo sport. Figlio unico ha sempre dedicato la vita alla famiglia e agli amici. E lo ha dimostrato anche mercoledì perché, come raccontano alcuni ragazzi accorsi sulla scena del crimine: «Quando un amico è in difficoltà non ci pensi neanche un secondo e corri a difenderlo». Lui lo ha fatto e ha perso la vita». C’erano attriti pregressi tra l’aggressore e il suo gruppo di amici, ma Fallou si è messo davanti alla lama per allontanarla il più possibile da un amico. La squadra di football americano dei Vipers Modena, team in cui aveva militato Sall Serin Fallou, esprime il suo cordoglio alla famiglia del ragazzo, ricordando il «giovane e promettente atleta dei Doves Bologna che aveva indossato i nostri colori nello scorso Campionato U18, con passione, lealtà e grande spirito di squadra». Così anche la scuola: «Partecipiamo al dolore della famiglia per la perdita del caro figliolo Serin Fallou». In programma per oggi l’iniziativa organizzata dagli amici del giovane e lanciata sui social: “Per chi volesse, si possono mettere fiori, cartelloni, lettere dove è avvenuto l’accoltellamento. Un piccolo gesto per ricordare un nostro amico”. Alle 17.30, un incontro promosso dai genitori dei ragazzi della zona, invitate le istituzioni locali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Link sorgente : Fallou, ucciso a 16 anni a Bologna come Willy per difendere l?amico: accoltellato da un coetaneo