Dal Senato ok a fiducia sul dl omnibus, ora passerà alla Camera
Con 98 voti favorevoli, 66 contrari e un’astensione l’aula del Senato ha confermato la fiducia al governo, che ieri ha posto la questione sul decreto omnibus. Il provvedimento introduce misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi e interventi di carattere economico. Ora dovrà passare alla Camera per l’approvazione definitiva in vista della conversione in legge entro l’8 ottobre.
Tra le novità più discusse: il ravvedimento speciale per incentivare ulteriormente le adesioni al concordato biennale, una nuova stretta sulla pirateria nel calcio tv contro il cosiddetto ‘pezzotto’, una semplificazione dell’iter delle erogazioni sui pagamenti del Pnrr oltre a 2 milioni in più per il bonus psicologo, più poteri per il commissario dei rifiuti della Sicilia e il salvataggio della Fondazione Santa Lucia.
Il provvedimento ha incassato nei giorni scorsi il via libera delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, con qualche tensione sul finale per la mancata approvazione di un emendamento di FI per abrogare la norma che prevede un organo consultivo dei tifosi nei cda delle società sportive. L’assenza dei senatori azzurri, secondo quanto riferito, avrebbero fatto rinviare la commissione Bilancio chiamata a votare il parere di copertura sugli emendamenti per protesta.
Tra gli emendamenti approvati, la misura più attesa è sicuramente il ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato: un nuovo tassello per rendere ancora più attrattivo il patto biennale con il Fisco riservato alle partite Iva, su cui il governo punta per reperire le risorse per estendere anche al ceto medio il taglio dell’Irpef. L’emendamento della maggioranza, firmato da Orsomarso (FdI), Garavaglia (Lega) e Damiani (FI), prevede per chi aderisce al concordato la possibilità un ravvedimento speciale per il 2018-2022, con un’imposta sostitutiva dell’Irpef parametrata al livello di affidabilità fiscale e un’imposta sostitutiva dell’Irap al 3,9%. Viene inoltre previsto più tempo per i controlli per chi decade: un anno in più (fino al 31 dicembre 2025) per chi aderisce solo al concordato preventivo, e tre anni (fino al 31 dicembre 2027) per chi aderisce al ravvedimento. Il testo, che ha subito diverse modifiche, alla fine è stato approvato in una riformulazione che quantifica anche delle coperture, stimate in circa 986 milioni in 5 anni: un aspetto «puramente formale», spiega Garavaglia, dal momento che «si sa benissimo che sono norme che poi aumentano il gettito».
Disco verde anche a due emendamenti di FI e FdI contro la pirateria tv anche per gli eventi sportivi: anche i fornitori di servizi Vpn e Dns rientreranno tra i soggetti cui l’Agcom può ordinare di disabilitare l’accesso ai contenuti diffusi abusivamente; inoltre si obbligano i prestatori di servizi di accesso alla rete di segnalare immediatamente le «condotte penalmente rilevanti» all’autorità giudiziaria o alla polizia giudiziaria, pena «la reclusione fino ad un anno».
Riguarda invece le spese legate al Pnrr l’emendamento del governo che semplifica il processo di erogazione delle risorse. Sul fronte sanitario, poi, arriva – con un emendamento dei relatori – l’intervento che consente il salvataggio della Fondazione Santa Lucia: viene tutelata un’eccellenza del Lazio, plaudono il relatore Salvitti e il governatore della Regione Rocca. Va invece in soccorso della Sicilia un altro emendamento dei relatori che allinea i poteri del commissario straordinario per i rifiuti della Sicilia a quelli del commissario di Roma. Incassa l’ok all’unanimità anche l’emendamento del Dem Filippo Sensi per incrementare la dote del bonus psicologo: altri 2 milioni per il 2024, che portano il totale a 12 milioni.
Nei giorni scorsi era già stato approvato l’emendamento del governo con il Bonus Natale, mentre tra le proposte più rilevanti non sono passati gli emendamenti di FI per prorogare gli sconti fiscali per gli ‘impatriatì (compresi i calciatori) e per lo stop penale in caso di ‘regolarizzazionè delle pendenze con il fisco.
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