Quattro italiani intossicati ad Hammamet, uno è morto
Quattro italiani residenti ad Hammamet sono rimasti vittima nella notte tra il 21 ed il 22 settembre scorso di un avvelenamento accidentale durante una cena alla quale avrebbero partecipato una decina di persone, tutte pensionate, iscritte all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero.
Uno dei quattro, Giuseppe Maio, carabiniere in pensione, è morto; un altro – ex dell’Aise in congedo – è ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di Nabeul: è in coma farmacologico ed avrebbe riportato importanti danni cerebrali.
Da quanto emerso, l’avvelenamento sarebbe dovuto al consumo di una bottiglia di liquore artigianale, prodotta da uno dei commensali. Gli ex agenti coinvolti avevano partecipato all’arresto di Angelo Salvatore Stracuzzi, noto come «re del calcestruzzo». L’uomo, 57 anni, era stato coinvolto nelle operazioni antimafia «Progresso» e «Progresso 2», ma non è mai stato condannato. Nel 2016, la guardia di finanza gli aveva confiscato beni per un valore di 19,5 milioni di euro. Attualmente è sottoposto ad una misura cautelare in carcere in Italia, per presunti reati di trasferimento fraudolento di valori, turbata libertà degli incanti ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso. Le autorità di polizia tunisine avrebbero aperto un’inchiesta per accertare dinamiche e responsabilità.
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