Strage di Nuoro, il 14enne unico sopravvissuto: «Dov’è il mio fratellino?». La nonna: «Non può leggere i social, va tutelato»
«Dove è mio fratellino?». L’unico sopravvissuto alla strage di Nuoro non sa di esserlo. Il 14enne è rimasto ferito nella mattanza in cui il padre Roberto Gleboni, operaio forestale 52enne, ha ucciso a colpi di pistola la mamma Giusi Massetti, i due fratelli Martina e Francesco, il vicino di casa Paolo Sanna e ha ferito la nonna prima di suicidarsi.
Ma lui ancora non lo sa, né che il padre si è tolto la vita, né che il fratello di 10 anni è poi morto in ospedale qualche qualche ora dopo la mattanza di quel maledetto 25 settembre. È rimasto solo, unico sopravvissuto della sua famiglia.
Come sta il 14enne
Come riporta la Nuova Sardegna, il ragazzino ha subito un intervento chirurgico a un orecchio, dove è stato colpito dal proiettile sparto dal padre. Per tutelarlo e aiutarlo in questo momento si sono mobilitati Servizi sociali, Asl, Procura, forze dell’ordine, specialisti di Re.s.p.i.r.o (Rete di sostegno per percorsi di inclusione per gli orfani speciali).
La sua tutela legale, ora che è rimasto senza famiglia per mano del suo stesso padre, è stata affidata all’avvocato Antonio Cualbu.
Il racconto di quel giorno
«Stamattina a casa urlavano tutti», ha raccontato ai carabinieri a cui ha aperto la porta della villetta di via Ichnusa dopo la strage. Poi è stato sentito una prima volta dagli inquirenti, in modalità protetta. E gli è stato ttolto il cellulare, per evitare che possa scontrarsi con informazioni troppo dolorose da gestire.
Un accorgimento a cui si è accodata anche la nonna materna Carmela Capelli. «Io sono una mamma distrutta ma ho un nipote da tutelare e proteggere e tutto quello che vedo è leggo su Fb non ci aiuta e perciò vivete il vostro dolore privatamente: se veramente le volevate bene non fate a gara a dimostrare chi l’amava e la conosceva di più»
Il movente
Intanto continuano le indagini per capire il movente di un gesto simile. Non solo la malattia della moglie o la mania di controllo, ma si fa sempre più insistente il movente economic: forse erano proprio i soldi a preoccupare Roberto Gleboni. Gli inquirenti stanno facendo accertamenti sui conti correnti del killer e sulla sua situazione patrimoniale. La casa ereditata dai nonni di Massetti, troppo piccola per la famiglia che si era allargata, era stata venduta per andare in affitto in via Ichnusa. Ma che fine hanno fatto i soldi della vendita? Forse questa situazione ha esacerbato i conflitti all’interno della coppia.
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