Lucia Salcone, morta carbonizzata in un incidente. Indagato il marito, sospetto di una messinscena
Per Ciro Caliendo, la moglie è morta a causa dell’incidente stradale. Gli investigatori hanno dei dubbi: potrebbe esser stata solo una messinscena e potrebbe trattarsi di omicidio volontario. Per questo motivo è stata disposta l’autopsia sul corpo di Lucia Salcone, la 47enne di San Severo (Foggia) morta in un incidente stradale avvenuto la notte tra il 27 e il 28 settembre scorsi sulla provinciale 13 che unisce San Severo a Castelnuovo della Daunia. La donna era a bordo di una Fiat 500 condotta dal marito che, per cause in corso di accertamento, è uscita fuori strada schiantandosi contro un albero. L’impatto è stato talmente violento che il veicolo ha preso fuoco. La donna è stata poi ritrovata carbonizzata. Nell’incidente ha riportato ustioni invece il coniuge, Ciro Caliendo, che, stando a quanto si apprende, è stato raggiunto da un avviso di garanzia con l’imputazione provvisoria di omicidio volontario. Un atto dovuto per permettere all’indagato di nominare un consulente di parte durante l’esame autoptico. Al vaglio degli investigatori la dinamica del sinistro e le dichiarazioni dell’uomo.
L’autopsia sul corpo di Lucia Salcone
Sarà conferito domani mattina alle ore 12 in procura a Foggia l’incarico per eseguire l’autopsia.
Il consulente della procura è Luigi Cipolloni dell’istituto di medicina legale di Foggia, mentre il consulente dell’indagato è il professor Cristoforo Pomara. «Abbiamo piacere che venga eseguita l’autopsia perché accerterà le cause della morte della signora Salcone che, secondo l’indagato, è conseguenza del sinistro stradale e dell’incendio del veicolo», sottolinea l’avvocato Angelo Masucci, legale di Ciro Caliendo. Dopodomani, invece, sarà conferito l’incarico per eseguire la perizia tecnica necessaria a stabilire le cause dell’incidente.
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