Meloni riceve i vertici Microsoft. Promessi 3 miliardi di investimenti nell’IA. Ma c’è la questione energia

Dopo il capo del colosso della finanza Blackrock, Larry Fink, a palazzo Chigi è il turno del presidente di Microsoft, Brad Smith. Ricevuto oggi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha annunciato l’intenzione di investire in Italia 4,3 miliardi di euro nei prossimi due anni per potenziare “l’infrastruttura IA e la capacità cloud in Italia”.

Il governo ha quindi espresso soddisfazione in una nota in cui si sottolinea che “il rafforzamento delle capacità computazionali, facendo leva sulle eccellenze italiane dell’alta formazione e della ricerca, contribuirà a consolidare il ruolo dell’Italia come hub digitale nel Mediterraneo, anche in linea con le priorità del piano Mattei per l’Africa e la Partnership for Global Infrastructure and Investment (Pgii), iniziativa strategica lanciata in ambito G7″.

“Questo investimento storico rafforza ulteriormente il nostro impegno di lunga data per la trasformazione digitale dell’Italia”, ha dichiarato Smith. “Ampliando l’accesso alla nostra tecnologia e promuovendo una diffusione delle competenze in materia di intelligenza artificiale, vogliamo fornire al Governo italiano, alle imprese e alla forza lavoro gli strumenti per costruire un’economia guidata dall’intelligenza artificiale che crei occupazione e prosperità”, ha aggiunto.

Si porrà un problema di natura energetica. I data center funzionali all’IA divorano elettricità a causa della gigantesca potenza di calcolo necessaria. Per alimentare i suoi data center negli Stati Uniti, il gruppo di Bill Gates ha ottenuto che venga riattivata la centrale nucleare di Three Miles Island, in Pennsylvania, dove, nel 1979, si verificò il più grave incidente nucleare nella storia degli Usa. Microsoft ha raggiunto un accordo ventennale e permetterà di riattivare nel 2028 l’unità 1, vicina a quella danneggiata nell’incidente.

Secondo una ricostruzione del quotidiano Il Messaggero, che però Blackrock smentisce, in un colloquio di martedì tra Fink e il numero uno di Enel Flavo Cattaneo si sarebbe parlato anche di un interessi per vecchie centrali a carbone Enel in funzione della creazione di data center.

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