Ciclone Dana in Spagna, le testimonianze: “Il fiume sembrava uno tsunami, supermercati presi d’assalto”

Almeno 64 persone sono morte, molte sono disperse e i danni sono incalcolabili a causa delle inondazioni torrenziali nelle regioni spagnole di Valencia e Castilla-La Mancha, una tempesta che potrebbe ora colpire la provincia di Barcellona. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio. Lo riporta l’Efe. Il governo spagnolo attualmente “non può fornire dati ufficiali sui dispersi» per le inondazioni a Valencia e in altre zone dell’est del Paese iberico, il che “dimostra la tremenda grandezza di questa tragedia”: lo ha detto il ministro per le Politiche Territoriali, Ángel Víctor Torres, dopo una riunione dell’unità di crisi attivata per gestire l’emergenza.

Gli oltre cento lavoratori rimasti intrappolati ieri sera nella fabbrica Dolz hanno abbandonato gli stabilimenti di Algemesí, nella provincia di Valencia, secondo il quotidiano Las Provincias. L’azienda, dedita alla lavorazione di carne di pollame, ha sospeso l’attività a causa dei danni causati dalla Dana anche se ha avviato la pulizia per riprendere l’attività «non appena possibile».

Alcuni supermercati di Valencia sono stati «presi d’assalto» dopo le devastanti inondazioni che hanno colpito la zona nelle ultime ore, per il timore che i forti disagi generati dall’emergenza portassero a problemi di fornitura dei generi più richiesti: è quanto riscontrato da Simone Saccomandi, italiano che vive nella città spagnola. “Alcuni prodotti scarseggiano già», racconta al telefono all’ANSA dalla sua casa situata nel quartiere di Cabañal, dove è al sicuro. Saccomandi aggiunge infatti che la zona in cui risiede non è stata direttamente colpita da allagamenti, anche se dei disagi ci sono stati. «Ieri qui ci sono stati forti venti e pioggia, ma non inondazioni», racconta. «Si sono visti cassonetti rovesciati, pezzi d’antenna per strada e qualche albero caduto», aggiunge, «e la polizia ha recintato alcune strade». Oggi, inoltre, ci sono dei momenti in cui in casa «c’è poca acqua». Come raccontatogli da un amico, in altri punti della città la situazione è ben diversa, ad esempio nei pressi dell’aeroporto. “Mi ha passato un video in cui si vedono diverse macchine rovesciate, si nota proprio la differenza tra zona e zona», spiega.

Una donna, insegnante di 37 anni di Algemesí, un paese nella regione di Valencia, racconta l’angoscia vissuta la scorsa notte. «All’inizio era normale come quando piove molto, ma all’improvviso, quando il fiume è uscito, per strada è stato uno tsunami. Ho preso tutto quello che potevo, le macchine erano come barche e l’acqua è entrata nel nostro garage come una cascata. L’acqua era unita al fango, era tutto fango e ancora fango», racconta a El Pais. «Alle 3 del mattino è stato terribile, poi per fortuna la tempesta si è abbassata – ha aggiunto – è una catastrofe: fango, acqua, tutto galleggiava per le strade».

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