Sinner, l’attacco di Kafelnikov: «Dovrebbe essere squalificato a vita, tolleranza zero»

Continua a tenere banco la questione legata a Jannik Sinner in merito al caso doping e alla possibile squalifica. Il numero uno del mondo dovrà ancora aspettare qualche mese prima della sentenza definitiva dopo il ricorso presentato dalla Wada. Ma intanto i commenti continuano a farsi sempre più incalsanti. L’ultimo ad aver commentato in modo decisamente duro la questione è stato Yevgeny Kafelnikov, ex campione del tennis degli anni ’90 e vincitore del Roland Garros.

Il duro attacco di Kafelnikov a Jannik Sinner 

L’ex tennista russo ha commentato così sul proprio profilo X: «A volte mi chiedo, ma perché diavolo non ho usato steroidi per tutta la mia carriera. Così magari invece di 170 partite all’anno avrei potuto arrivare a giocarne forse 300?», ha detto il russo sui social, chiarendo la sua posizione sul caso Sinner: «Dovrebbe esserci una squalifica a vita per chiunque venga sorpreso a usare sostanze proibite! Nessuna scusa e tolleranza zero, non importa chi sei!!!!».

«E la parte più triste di tutto questo è che i giocatori giovani ed emergenti (12-16 anni) guardano i loro idoli e pensano che forse è normale usare steroidi in futuro e farla franca» ha proseguito l’ex campione. «I giocatori attuali danno il cattivo esempio alle giovani generazioni».

Kafelnikov ha anche risposto a un utente che gli faceva notore come, ai suoi tempi, i controlli antidoping non fossero efficienti come adesso: «Io sono stato sottoposto a test 15-20 volte l’anno (dal 1996 al 2002) durante le competizioni e anche fuori stagione. Chiaramente non hai idea di cosa stai parlando».

Non poteva mancare, anche in questo caso, l’intervento di Nick Kyrgios, tennista australiano che ha sempre espresso il suo dissenzo nei confronti della questione Sinner, attaccando duramente l’altoatesino. Kyrgios ha condiviso i tweet di Kafelnikov sul suo profilo aggiungendo un semplice, ma piuttosto eloquente: “Sì”. 

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