Alex Marangon, chi l’ha ucciso ha partecipato al rito. Il movente: lo hanno colpito per cercare di calmarlo, era uscito dal “cerchio” in preda a sostanze

Chi ha ucciso Alex Marangon la notte tra il 29 e il 30 giugno scorso ha partecipato al rito sciamanico al quale aveva preso parte anche la vittima nell’abbazia sconsacrata di Santa Bona a Vidor, nelle colline trevigiane. Ne sono convinti gli investigatori. Nonostante il proprietario dell’abbazia, il conte Giulio Da Sacco, e l’organizzatore dell’evento «musica e medicina», Andrea Zuin detto «Zu» continuino a ribadire: «Non escluderei che fosse entrato qualcuno o che Alex abbia superato le mura per avvicinarsi di più al fiume. Non c’è mai stata un’aggressione ai nostri concerti, se c’è un assassino, non è tra noi».

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L’assassino partecipava al rito

Un’ipotesi che però non sembra trovare credito.

La famiglia sta seguendo da vicino le indagini con i suoi legali. Secondo gli investigatori Alex potrebbe essere stato colpito durante il rito. Magari da qualcuno che voleva contenerlo dopo avere assunto sostanze legate al rituale. Il giovane potrebbe essere stato colpito con un bastone o con una pietra che comunque non sono stati ancora individuati.

Il movente

Il movente, sempre secondo indiscrezioni investigative, sarebbe da ricercare in un violento tentativo di calmare Alex che in preda a sostanze psicotrope avrebbe dato in escandescenze, uscendo dal «cerchio» creato all’interno dell’abbazia e allontanandosi in giardino. Il tentativo di calmare il giovane sarebbe degenerato in un pestaggio estremamente violento: con ogni probabilità chi ha agito era in preda alle stesse sostanze che potrebbe aver preso Alex. La vittima, priva di sensi, sarebbe stata poi gettata nel fiume che si trova a pochi metri dal giardino dell’abbazia.

La ricostruzione della notte dell’omicidio

Zuin prova anche a ricostruire cosa possa essere successo quella notte: tanta gente ad abbracciarsi, a cantare, a danzare. Poi Alex che si alza, si dirige verso il giardino. E il curandero Jhonni con il suo amico medico che lo seguono, per accertarsi che stia bene, ma non riescono più a trovarlo. Un intervento tempestivo, a seguito del suo allontanamento. Ma Alex si perde nella notte e, nonostante i sospetti si dirigano verso la combriccola, Zuin pensa che vivendo un a tale energia, nessuno può macchiarsi di tali delitti. Invece Alex è stato brutalmente ucciso. 

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