Lino Banfi: «Truffe agli anziani? Se fiutate l?imbroglio chiamate l?Arma. Vorrei fare un’ultima stagione di Un Medico in Famiglia»

«Un giorno mi chiama il comando generale dei Carabinieri. Ci vado e mi dicono: “Il 100% ha risposto sì a Banfi”. Io non capisco, poi mi spiegano». Lino Banfi, l’attore pugliese che ha appena varcato la soglia degli 88 anni, racconta il suo nuovo impegno istituzionale, come testimonial speciale della campagna di comunicazione avviata dall’Arma dei Carabinieri contro le truffe agli anziani. È infatti il protagonista dello spot che illustra le iniziative dell’Arma. «Lo faccio volentieri, vengo da una famiglia di Carabinieri. Da nonno, anzi bisnonno d’Italia – mia nipote è incinta di 4 mesi, sarà femminuccia – non me la sentivo di dire no. In estate alcuni anziani vengono abbandonati anche dai parenti più stretti. Ho girato gli spot, tra il serio e il banfiota, ma tutti fatti con garbo».

Ha amici che hanno subito truffe?

«No, ma ne ho sentito parlare molto da tanta gente. Ci cascano quasi tutti. Il succo è: non preoccupatevi di fare brutta figura. Se vi chiedono soldi e avete il sospetto che sia una truffa, chiamate subito i Carabinieri».

Tra l’altro nel 2013 lei fu rapinato a Roma…

«Mi presero l’orologio dal polso, con la pistola puntata in fronte. È stato veramente un brutto momento».

Ha mai ricevuto telefonate strane da parte di qualche truffatore?

«Io ho venduto orologi falsi ai napoletani… si figuri se posso cascare in queste trappolette. Una volta al telefono mi dissero: “C’è una fuga di gas”. Risposi: “Lasciatelo fuggire, tanto poi i Carabinieri lo prendono”. Riattaccarono subito».

La sua partecipazione alla campagna cade proprio per il suo compleanno: 88 anni!

«I festeggiamenti sono iniziati il 9 luglio, giorno in cui effettivamente sono nato: Techetecheté mi ha dedicato una puntata molto bella. Domani (oggi, ndc) sarò con i miei figli Rosanna e Walter e i miei nipoti: all’anagrafe risulto nato l’11 luglio. Ma non è finita: a Canosa di Puglia, il mio paese, invece mi festeggeranno in piazza il 15 luglio. E poi pure a Bari. Praticamente il mio compleanno è come il Carnevale di Rio».

Quale regalo desidererebbe?

«La conferma dell’amicizia con Papa Francesco. Un giornalista mi ha riferito che il Pontefice ha detto che mi vuole bene. Sarebbe bello me lo scrivesse. Sarebbe un onore».

A proposito di Nonno d’Italia: Un medico in famiglia tornerà?

«Farei i salti di gioia se lo rifacessero. Ho proposto alla produttrice Verdiana Bixio di fare 4 puntate, per un saluto della famiglia Martini, con tutti i nipoti diventati grandi. Credo sarebbero felicissimi anche Giulio Scarpati e Milena Vukotic. La produttrice è d’accordo, ma è la Rai che deve decidere. Ma lì i dirigenti cambiano in continuazione».

Questa estate cosa farà?

«Starò in tranquillità al Circeo, con i miei figli e la famiglia dello Sri Lanka che vive con me a Roma. Nella mia casa a Morlupo non vado, ci sono troppi ricordi legati a mia moglie Lucia che non c’è più. Non me la sento di riviverli».

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