Santorini, l’isola di Instagram ora ha troppi turisti. ?«E per una foto a Oia chiedono fino a 370 euro»

Un susseguirsi di cappelle bianche sormontate da cupole blu che si tuffano nel Mar Egeo, baci tra innamorati e pose sexy di giovani donne con i tacchi alti: Santorini, l’isola “di Instagram” per eccellenza della Grecia, viene presa d’assalto dagli appassionati di selfie e foto. Come altre popolari destinazioni turistiche, l’isola cicladica arroccata su un vulcano sta rasentando la saturazione in alcuni punti e ora sta cercando di limitare il numero di navi da crociera. Mentre ci si fa strada tra le vie affollate del fotogenico villaggio di Oia, ci si imbatte in una coda. Ci vorranno almeno venti minuti per farsi fotografare davanti alle chiesette dalle cupole blu aggrappate alle scogliere.

Santorini, un servizio fotografico da 370 euro

Un panorama che è diventato il simbolo della Grecia, riprodotto migliaia di volte su palle di neve, calamite, poster, tazze, strofinacci… In questo scenario famoso in tutto il mondo, si può persino prenotare un servizio fotografico con «un vestito che vola» per «sentirsi come una dea greca» al costo di 270-370 euro.

Più avanti, i cartelli sottolineano l’ovvio: «Rispetto. È la vostra vacanza ma è casa nostra».

I numeri di Santorini

In una Grecia che lo scorso anno ha registrato il record di 32,7 milioni di visitatori, Santorini ha accolto 3,4 milioni di turisti, per una popolazione di 15.500 abitanti. E per il sindaco dell’isola questo è sufficiente. «Dobbiamo porre dei limiti se non vogliamo scivolare nell’overtourism», avverte Nikos Zorzos. «Chiedo che non siano consentiti letti aggiuntivi, sia nei grandi alberghi che in affitto su AirBnB». Il paesaggio di Santorini, creato da un’eruzione vulcanica intorno al 1.600 a.C., è «unico», insiste il sindaco. E «non dovrebbe essere danneggiato da nuove infrastrutture», nonostante il fatto che quasi il 20% dell’isola sia ormai edificato. Una miriade di piscine e vasche idromassaggio a picco sulle scogliere ricordano che Santorini è una destinazione piuttosto chic e costosa.

La sofferenza dell’isola

Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, che ha rilanciato un’economia colpita dalla crisi promuovendo il turismo, ha recentemente ammesso che, come Mykonos, la meta preferita dal jet-set, Santorini «sta chiaramente soffrendo». Secondo l’Associazione dei porti ellenici, nel 2023 sull’isola hanno attraccato 800 navi da crociera che hanno trasportato quasi 1,3 milioni di passeggeri. «Dobbiamo proteggere alcune isole» come Santorini e Mykonos, i “gioielli della corona” del turismo greco, ha riconosciuto la ministra del Turismo Olga Kefaloyanni in un’intervista all’AFP. «Dobbiamo stabilire delle quote perche è impossibile per un’isola come Santorini avere cinque navi da crociera che arrivano contemporaneamente», ha detto.

Ridotto l’arrivo delle crociere

A partire dal prossimo anno, le autorità locali hanno recentemente deciso di introdurre una quota di 8.000 crocieristi al giorno. Il presidente dell’associazione degli albergatori di Santorini, Antonis Pagonis, nega l’idea di un eccesso di turismo sull’isola, ma invoca una migliore organizzazione per regolare il flusso di visitatori. «Non si possono avere 20.000-25.000 turisti da crociera il lunedì e nessuno il giorno dopo», afferma. Come molti altri, sostiene che la saturazione riguarda solo alcune zone dell’isola, come Fira, la capitale, o Oia. Dall’altra parte dell’isola, le spiagge di sabbia nera sono abbastanza affollate per il mese di luglio. Le navi da crociera «danneggiano molto l’isola», aggiunge Chantal Metakides, una belga che vive a Santorini da 26 anni. «Quando ci sono otto o nove barche che emettono fumi, si può vedere lo strato di inquinamento nella caldera» – la baia che ha sostituito il cuore dell’antico vulcano crollato – sottolinea. Alcuni isolani si lamentano anche di alcuni passeggeri di queste navi. «Ho già sentito uno di loro dire in una videochiamata: “Sono in Turchia”, sorride Kostas Sakavaras, una guida turistica. «Pensano che questa chiesa con la sua cupola bianca sia una moschea perché ieri erano in Turchia». Questo professionista che vive a Santorini da 17 anni ha visto i turisti evolversi. «Instagram ora definisce il modo in cui le persone scelgono la destinazione delle loro vacanze», analizza. «Tutti vogliono avere quella foto o quel selfie su Instagram che confermi ciò che si aspettavano di vedere», continua. In questa sera di luglio, il cielo sopra l’Egeo ha assunto un colore rubino. Migliaia di braccia in aria usano i loro smartphone per catturare uno dei tramonti più belli del mondo. Quando lo spettacolo della natura termina, alcuni applaudono.

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