Clochard, a Roma e Milano raccolta straordinaria di coperte e abiti. I volontari: “Non restiamo indifferenti”

Con l’arrivo delle temperature sotto lo zero, l’emergenza povertà nelle grandi città italiane diventa anche il dramma dei clochard che muoiono di freddo per strada. Dopo i sei decessi avvenuti in pochi giorni tra Milano e Roma, nelle due città le associazioni di volontariato si stanno muovendo per organizzare dei punti di raccolta straordinari di coperte e abiti pesanti, e per incrementare il numero dei posti letto nei rifugi. A Roma la comunità di Sant’Egidio e a Milano Progetto Arca lanciano l’appello: “Non restiamo indifferenti, diamo un aiuto a chi dorme per strada”. Il punto di raccolta nella capitale è in via del Porto Fluviale 2, alla Città Ecosolidale, ogni mattina tranne la domenica dalle 9 alle 13. A Milano, invece, sarà possibile donare coperte, sacchi a pelo, indumenti e accessori pesanti in via Aldini 74, dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.

La comunità Sant’Egidio ha l’obiettivo di dare continuità alla “larga solidarietà vissuta a Natale”, quando sono stati offerti pasti caldi a oltre 80mila persone in Italia. “Sta crescendo il numero di chi desidera contribuire alla costruzione di città più umane”, si legge in un nota della comunità. Nei prossimi giorni sarà intensificata la distribuzione di cene itineranti, con bevande e pasti caldi. Inoltre, verranno previste alcune visite straordinarie per fronteggiare il gelo previsto la prossima settimana e verranno aumentati i posti nelle accoglienze notturne.

Anche Progetto Arca, a Milano, ha incrementato il numero di posti letto messi a disposizione per le persone senza dimora. Nel complesso ora sono 411, distribuiti in diverse strutture e nell’area di primissima accoglienza del “mezzanino”: uno spazio della metropolitana sotto la stazione Centrale dove, grazie alla collaborazione del Comune, viene assicurato un posto dove dormire, fare colazione e cena a 100 persone ogni notte. Le unità di strada sono organizzate quattro sere alla settimana, dalle 20.30 a mezzanotte. Un centinaio di volontari si dà il cambio per pattugliare le zone più sensibili della città. Durante questi giri vengono distribuiti tè caldo e panini, ma anche coperte termiche e indumenti pesanti indispensabili per affrontare le notti all’addiaccio.

L’attività di Progetto Arca si aggiunge al Piano freddo del Comune di Milano che accoglie nei rifugi anti gelo 600 persone. L’assessore alle Politiche sociali, Lamberto Bertolè, parla di “un’emergenza che riguarda gli invisibili che arrivano a Milano con la speranza di proseguire il loro viaggio verso il Nord dell’Europa e che aspettano la loro opportunità proprio nei pressi della stazione”. “Fantasmi – ha aggiunto – che per il Governo e secondo le leggi italiane ed europee non esistono”. Secondo l’ultimo censimento dell’Istat, in Italia le persone senza tetto sono oltre 96mila.

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