Pavia, 25enne protesta perché la casa in affitto è senza luce e gas: il figlio della proprietaria lo uccide a coltellate

È stato sottoposto a fermo dai carabinieri l’uomo accusato dell’omicidio di Christian Ikowge, 25 anni, operaio incensurato e originario della Nigeria. Il giovane è stato ferito a morte con alcune coltellate, la sera del 2 marzo a Mortara nel Pavese, al culmine di una lite. In carcere a Pavia è finito Antonio Canale, 46 anni, con diversi precedenti alle spalle. Tra le altre cose era stato arrestato nel 2016 e poi condannato nell’ambito di una maxi inchiesta su estorsioni, rapine, attentati incendiari e pestaggi, ma in seguito era finito nei guai anche per spaccio di stupefacenti mentre era agli arresti domiciliari.

La vicenda è avvenuta intorno alle 21 alla cascina Montericco, sulla provinciale per Olevano, dove risiede la madre di Canale, 67 anni, e dove un alloggio era affittato al Ikowge e al fratello di lui, 31 anni. I due si erano presentati alla porta della donna protestando perché il loro appartamento era senza luce e gas e, secondo il racconto da lei fornito ai militari, l’avevano aggredita verbalmente e forse anche fisicamente. A quel punto ha gridato aiuto ed era accorso il figlio, Antonio Canale, che abita nella casa accanto. Da lì è scoppiata una violenta colluttazione finita con alcune coltellate all’addome per Christian Ikowge.

Il ferito si è allontanato in bicicletta insieme al fratello, forse con l’intenzione di raggiungere l’ospedale. Ma, percorse poche centinaia di metri, si è accasciato a terra e lì intorno alle 21.30 è stato soccorso dai sanitari del 118, intervenuti con ambulanza e automedica. Dopo le prime cure sul posto è stato trasportato al policlinico San Matteo del capoluogo, dove in mattinata è deceduto. Nel frattempo i carabinieri sono arrivati alla cascina Montericco e hanno trovato Canale e la madre, raccolto le loro versioni e avviato le indagini. Il fratello del ferito ha subito riferito che ad accoltellare Christian Ikowge è stato il figlio della padrona di casa.

Dopo la morte del migrante, nella tarda mattinata di oggi i carabinieri sono tornati sul posto per un sopralluogo più accurato con il pm di turno Paolo Mazza e personale della Scientifica. Alla presenza di Canale e del suo avvocato hanno eseguito i rilievi tecnici e risentito i testimoni. Sono state repertate alcune tracce di sangue e sequestrati oggetti atti ad offendere nonché il telefono del fermato, che è stato successivamente condotto alla caserma della compagnia di Vigevano e interrogato. Al termine il magistrato ha disposto il fermo di indiziato di delitto e l’accompagnamento nel carcere di Pavia.

Si tratta del secondo omicidio a coltellate in meno di quattro mesi a Mortara. Il 22 novembre la vittima è era stata Anis Ansawi, 31 anni, tunisino, morto dopo esser stato ricoverato a Pavia. Pochi giorni dopo, i carabinieri avevano arrestato tre persone originarie del Marocco. L’omicidio era stato causato da questioni di droga.

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