Ok del Senato al ddl concorrenza: ecco cosa prevede dai dehors al 5g

Limiti meno stringenti sulle emissioni elettromagnetiche per favorire lo sviluppo delle nuove reti di telefonia mobile 5G. Una proroga sui tavolini all’aperto di bar e ristoranti fino a tutto il prossimo anno. Più tutele per le botteghe storiche e i consumatori. Sono queste alcune delle principali novità introdotte dal Senato alla legge annuale della concorrenza, il ddl del governo approvato in prima lettura a palazzo Madama con 79 sì, 57 no e 6 astenuti (Italia Viva). Il testo passa ora in seconda lettura alla Camera. Per quanto riguarda l’aggiornamento delle regole sull’elettrosmog, una norma in tal senso – richiesta dagli operatori di telecomunicazioni e contestata dalle associazioni ambientaliste – era prevista già nelle bozze del provvedimento, prima dell’approvazione al consiglio dei ministri del 7 agosto, ma poi era saltata.

La norma rientrata durante l’esame a Palazzo Madama assegna all’esecutivo 120 giorni per adeguare le regole d’intesa con la Conferenza unificata «al fine di potenziare la rete mobile e garantire a utenti e imprese l’offerta di servizi di connettività di elevata qualità, senza pregiudizio per la salute pubblica», fissando comunque delle soglie. Il dato principale riguarda il valore di attenzione e l’obiettivo di qualità che passa da 6 volt al metro a 15 volt al metro. Le emissioni consentite in Italia sono più che raddoppiano ma restano le più basse nell’Unione europea dove il limite massimo, pari a 61 volt al metro, è adottato da anni in Paesi come Germania e Spagna. Il ministero delle Imprese e del made in Italy, ha sostenuto che, con le norme attuali, lo sviluppo del 5G avrebbe portato a extra costi di circa 1,3 miliardi di euro per operatore e a un proliferare di antenne.

Il Codacons ha ribattuto che il governo “baratta la salute dei cittadini con gli interessi delle società» e si è detto pronto alla battaglia legale. Tra le altre modifiche alla legge vi è la proroga del regime semplificato per dehors e tavolini all’aperto fino a dicembre 2024. Si tratta di misura accolta con favore dalle associazioni imprenditoriali. Altre novità introdotte dal Senato sono più poteri ai sindaci per limitare l’insediamento di nuove strutture in aree di particolare interesse a tutela delle botteghe storiche nonché maggiori tutele per i consumatori. Per i contratti di servizio a tempo determinato con clausola di rinnovo, infatti, arriva l’obbligo di avvisare i clienti entro 30 giorni dalla scadenza; diventano nulli i contratti stipulati al telefono, se l’utente non ha precedentemente confermato di aver ricevuto il documento contenente tutte le clausole contrattuali. Si tratta, secondo Assoutenti, Confconsumatori e Movimento Consumatori, di «misure che vanno nella giusta direzione di garantire maggiori tutele ai consumatori che stipulano contratti per forniture di luce, gas e telecomunicazioni, spesso raggirati da call center».

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