Bollette, il Pd contro la fine della tutela: “È una tassa Meloni, il governo ci ripensi. Rischio stangata per 5 milioni di famiglie”

Il Pd fa appello al governo perché modifichi il decreto energia approvato lunedì dal consiglio dei ministri, che non prevede una ulteriore proroga della maggior tutela. Il mercato tutelato si concluderà quindi per il gas il 10 gennaio 2024 e per la luce nell’aprile 2024. “Questa è una tassa Meloni sulle bollette”, ha detto la segretaria Elly Schlein in conferenza stampa, presente anche l’ex ministro Pierluigi Bersani, padre delle “lenzuolate” di liberalizzazioni a fine anni Novanta. “Chiediamo al governo di fermarsi e ascoltare se non noi, i parlamentari della sua maggioranza”. Anche dentro le forze parlamentari di maggioranza infatti “ci sono stati emendamenti per tutelare cinque milioni di famiglie. Ma il governo li ha fatti ritirare”. Secondo i dem, con la fine della tutela e la necessità di scegliere un’offerta sul mercato libero – una delle riforme previste dal Pnrr – si esporrebbero 5 milioni di piccoli utenti ad aumenti del prezzo del gas e dell’energia.

“Per favore non si parli di liberalizzazione in questo caso”, ha detto Bersani. “Questo è un trasferimento forzoso di utenti trattati come pacchi postali non verso il mercato libero ma verso altri fornitori. L’acquirente unico è stato un pilastro delle liberalizzazioni. Che questa transumanza avvenga a valle del più grande sconvolgimento di mercato che si è mai visto, per ragioni geopolitiche, è una cosa stupefacente, incredibile. La novità intervenuta negli ultimi due anni cambia strutturalmente il mercato. Che questo venga attribuito a una frase del Pnrr è una cosa ridicola. Il Pnrr è stato concepito ben prima di questi sconvolgimenti”.

Antonio Misiani, responsabile Economia del Pd, vede un rischio “stangata da gennaio” per milioni di persone. “Il Governo manda le famiglie allo sbaraglio, espone 5 milioni di famiglie, già esposte al caro vita e all’inflazione, al rischio di non riuscire a pagare le bollette in un mercato instabile come mai in altri momenti, per cause geopolitiche, come detto dall’Ue”, dice Annalisa Corrado, responsabile Ambiente Dem.”Chiediamo una proroga che ci aiuti a fare un ripensamento collettivo sul mercato dell’energia: su come determinare il prezzo, come tutelare i consumatori. Non è un rinvio per non prendersi la responsabilità di fare qualcosa, ma per prendersela finalmente”.

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