Putin, perché sogna la Grande Russia? Così è nato il consenso per lo zar (che punta al 2036)

È il 9 novembre 1989, il giorno della caduta del Muro di Berlino. Dalla sede di Dresda del Kgb sovietico, circondato da una folla ostile, il tenente colonnello Vladimir Putin chiama Mosca per chiedere istruzioni. Ma da Mosca nessuno risponde. Il potere dell’Unione Sovietica, e della Russia, sembra essersi dissolto, come conferma due anni dopo l’abdicazione dell’Urss. La missione che Putin si darà come presidente sarà quella di ricostruire la potenza e il prestigio del Paese.

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