Educazione alle relazioni, da Valditara altro dietrofront dopo le critiche interne: “Serve serenità, progetto andrà avanti senza garanti”

Dopo 24 ore di veleni tutti interni alla maggioranza, Valditara ci ha ripensato: non saranno suor Monia Alfieri, Paola Zerman e Paola Concia le garanti del progetto “Educazione alle relazioni”. Un pasticcio. Difficile definire diversamente la decisione del ministro leghista dell’Istruzione e del Merito, che prima aveva affidato la gestione del tema al suo consulente Alessandro Amadori, poi uscito di scena a causa delle polemiche per le sue teorie su una presunta “guerra dei sessi”. A questo punto Valditara ha pensato bene di triplicare le poltrone e affidare il compito a suor Monia Alfieri, a Paola Zerman (ex candidata con Mario Adinolfi) e all’ex deputata del Pd Paola Concia. Una scelta bocciata a neanche 48 ore dall’annuncio a causa delle critiche pesantissime rivolte al ministro non solo dai colleghi di maggioranza (Fdi in particolare), ma addirittura dal suo partito di riferimento, con un consigliere regionale del Carroccio arrivato a chiedere persino le dimissioni del ministro. Che a questo punto non ha potuto far altro che rimangiarsi la seconda decisione. Insomma: la toppa è stata peggio del buco. La spiegazione di Valditara, poi, è l’emblema di una difficoltà politica palese.

“Dal momento che la scuola italiana ha bisogno di serenità e non di polemiche – ha scritto il ministro in una nota – ho deciso di non attivare l’incarico di garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni’ a suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman. Rinnovo loro i ringraziamenti per la disponibilità e la generosità dimostrate”. Chi gestirà, quindi, il progetto nato mesi fa sulla scorta dei gravissimi casi di cronaca con protagoniste donne violentate o uccise? Nessuno. Ancora Valditara: “Andrà avanti senza alcun garante – ha spiegato – Nel suo svolgimento concreto si continuerà il dialogo con le associazioni rappresentative dei genitori, dei docenti e degli studenti”. Poi la spiegazione di quella scelta, con le persone individuate per la loro “diversità culturale” come “messaggio forte per significare che nel contrasto alla violenza contro le donne dobbiamo essere tutti uniti, partendo da iniziative concrete, di buon senso, non estremiste, né tanto meno ideologiche. Era un tentativo – ha continuato – di unire mondi molto distanti fra loro per un fine socialmente importante”.

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Educazione alle relazioni, ecco il trio voluto da Valditara: l’ex deputata Pd Concia, suor Alfieri e Zerman (che fu candidata con Adinolfi)

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