Ponte di Baltimora, sospese le ricerche dei 6 dispersi nel crollo. Erano operai al lavoro, la Guardia Costiera: “Non crediamo siano ancora vivi”

Sospese le ricerche dei 6 dispersi dopo il crollo del ponte a Baltimora. I sei operai, impegnati in lavori di riparazione sul ponte, sono presumibilmente morti. A renderlo noto è la Guardia Costiera statunitense. Tra loro figurano cittadini di origine guatemalteca e messicana. “Data la temperatura dell’acqua e il tempo trascorso dal crollo del ponte non crediamo che riusciremo a trovare nessuno dei sei dispersi ancora vivo“, ha spiegato il capo della Guardia Costiera, l’ammiraglio Shannon Gilreath. Jeffrey Pritzker, vicepresidente esecutivo di Brawner Builders, ha detto che un altro operaio è ricoverato in ospedale. Dopo il ricovero una delle due persone soccorse martedì ha perso la vita. Un loro collega ha raccontato che gli operai erano in pausa al momento del crollo e alcuni erano seduti all’interno dei loro camion.

Il governatore del Maryland Wes Moore ha riferito che l’equipaggio della nave è stato in grado di emettere un “mayday” prima della collisione, permettendo alle autorità di fermare il traffico e salvare probabilmente alcune vite. Dopo il blocco, un poliziotto era intenzionato ad andare ad avvisare gli operai sul ponte, ma stava aspettando arrivasse un collega a sostituirlo per permettergli di allontanarsi. Tuttavia, secondo quanto rivelato dai media locali, pochi secondi dopo un agente ha comunicato via radio che il ponte era già crollato. Le sei persone ancora disperse facevano parte della squadra che stava riparando le buche sul ponte. Secondo quanto raccontato dalla Cnn, sono stati identificati alcuni dei dispersi, tra cui Miguel Luna, padre di tre figli e originario di El Salvador e Maynor Yassir Suazo Sandoval, originario delle Honduras e padre di due figli. Tra i dispersi ci sono due guatemaltechi e alcuni di loro sono cittadini messicani, anche se non sappiamo quanti.

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