Sammartino e la tempesta giudiziaria, Schifani congela la sostituzione ma c’è il piano B

Due settimane di tempo per decidere se togliere definitivamente il posto a Luca Sammartino. Renato Schifani ha parlato con la Lega, tastato il clima in giunta e con gli alleati, e poi ha stabilito la deadline del caso.

Il futuro politico dell’ormai ex assessore all’Agricoltura è appeso all’esito del ricorso al Tribunale del Riesame. Che normalmente valuta entro un paio di settimane la richiesta di revoca delle misure cautelari. In questo caso l’uomo forte della Lega attende di sapere se resterà in vigore la sospensione per un anno dai pubblici uffici.

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Ieri (18 aprile 2024), al termine della riunione della giunta, Schifani si è intrattenuto con alcuni assessori e li ha informati che «se il ricorso al Riesame fosse a lui favorevole, Sammartino potrebbe tornare in giunta». Per questo motivo Schifani terrà l’interim: un modo per congelare la situazione ed evitare che al terremoto giudiziario si agganci una crisi politica.

Per la verità da Roma un nome è stato soffiato ed è quello di Annalisa Tardino, la ex segretaria regionale della Lega che è anche eurodeputata uscente. È un nome caro a Salvini ma non si iscrive alla corrente di Sammartino (lo stesso vale per la capogruppo all’Ars Marianna Caronia) e ciò provocherebbe problemi di equilibri interni al partito e alla maggioranza. E Schifani questi si è impegnato a evitarli.

Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia

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