Lite Senaldi-Santoro a La7. “Visto che ami la pace, fatti chiamare Vladimir”. “Il mio gatto si chiamava così, non mi pare una grande battuta”

Scontro acceso a Dimartedì (La7) tra Michele Santoro e il condirettore di Libero Pietro Senaldi, che contesta duramente il precedente intervento del giornalista e fondatore della lista Pace Terra Dignità definendo le sue parole “chiacchiere da bar”.
E aggiunge: “La tua critica su Meloni è molto debole. Purtroppo agli intellettuali progressisti dà fastidio il fatto che alcuni leader di centrodestra abbiano più empatia e più facilità a parlare al popolo. Io ti do un suggerimento: visto che ami la pace, puoi chiamarti ‘Michele Santoro detto Vladimir’“.

Dopo diversi secondi di silenzio e di sconcerto, Santoro replica: “Io avevo un gatto che si chiama Vladimir ma comunque non mi sembra un grande battuta. Anzi, applaudiamolo così gli diamo un incoraggiamento maggiore. In ogni caso – continua – io ho sempre apprezzato il fatto che la Meloni abbia una capacità di empatia che i leader della sinistra non hanno, anche se tu non te ne accorgi perché non fai una cronaca di quello che io faccio o dico ma metti in fila degli insulti nei miei confronti. E quindi fai fatica ad ascoltare le mie parole”.

Santoro continua facendo un sarcastico riferimento alla trasfigurazione estetica della premier e al fatto che in gioventù fu la babysitter della figlia di Fiorello: “Qui però non si tratta di andare a parlare con quello che abita di fronte a casa tua o di badare bene ai figli di Fiorello. Qui si tratta di gestire un rapporto con Biden e con Netanyahu. Non ci vuole quindi la bonomia, la fotogenia, il make-up. Paradossalmente – sottolinea – i politici di una volta, contro cui io ho combattuto e che erano brutti, con la gobba e con gli occhiali doppi, avevano questa capacità di interpretare il momento storico. Al contrario, la Meloni è sempre scappata. È scappata di fronte a Biden e anche di fronte alle questioni economiche”.

Il giornalista conclude: “Tu puoi girare la realtà come vuoi, ma secondo le cifre ufficiali il nostro paese è vicinissimo alla crescita zero. Quindi, se la Meloni non avesse dalla sua parte tutti i telegiornali che continuano a dire puttanate dalla mattina alla sera, sarebbe chiaro che noi siamo in una situazione di estrema difficoltà, che pagheremo con la salute, con l’istruzione e con il lavoro”.

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