L’allarme dell’Ugl: «La paralisi finanziaria della Regione Siciliana blocca la formazione»

«La paralisi finanziaria alla Regione Siciliana risucchia nel caos anche il sistema formativo. ll riaccertamento dei fondi extraregionali è in alto mare e molti dipartimenti devono ancora completarlo per quel che riguarda le entrate relative all’anno 2023». Lo affermano Ornella Cuzzupi e Giuseppe Messina, segretaria nazionale Ugl scuola e responsabile formazione professionale della Federazione in Sicilia.

«Se si considera che gli enti formativi hanno avviato, sin da settembre 2023, sotto la propria responsabilità, le attività formative risulta chiara a tutti la drammatica situazione in cui versa il sistema della formazione professionale – aggiungono -. L’approvazione entro i termini della legge di stabilità con le casse regionali ad oggi ancora chiuse si è rivelata uni specchietto per le allodole».

«Lo stallo nei pagamenti – continuano – mette a rischio sia gli stipendi che la continuità lavorativa degli operatori. A questo punto la dichiarazione di crisi del settore, da parte delle associazioni datoriali della formazione professionale, è un atto dovuto e necessario per scuotere il governo regionale ed il parlamento siciliano. Entrambi sono responsabili verso un settore decisivo per la crescita professionale delle nuove generazioni e la riqualificazione per il ricollocamento lavorativo dei disoccupati».

«In questa regione – precisano Cuzzupi e Messina – manca una politica attiva del lavoro. La politica si dimostra ancora una volta disattenta e lontana dai problemi del cittadino, incapace di gestire ingenti risorse. Il governo regionale attivi una procedura emergenziale per garantire risorse e snellimento burocratico poiché qui rischiano decine di migliaia di minori in obbligo scolastico, di disoccupati e di operatori della formazione professionale».

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