Duello Meloni-Schlein, l’Agcom: “È legittimo solo se accettato dalla maggioranza dei partiti”

Il faccia a faccia tv tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein in vista delle Europee, in programma per il prossimo 23 maggio a Porta a porta su Rai 1, è legittimo ai sensi della par condicio solo “ove il relativo format sia accettato da una larga maggioranza delle liste in competizione elettorale e comunque dalla maggioranza delle liste con rappresentanza in Parlamento”. A dirlo è l’Autorità garante nelle comunicazioni (Agcom), rispondendo al quesito sul tema posto dalla presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, la senatrice del Movimento 5 stelle Barbara Floridia.

Martedì, cavalcando le proteste dei leader politici esclusi dalla trasmissione, Floridia aveva inviato una lettera all’Authority chiedendo garanzie sul rispetto della parità di trattamento elettorale, “evitando indebiti vantaggi per alcune forze politiche rispetto ad altre”. Il Consiglio dell’Agcom, composto dal presidente Giacomo Lasorella e dai cinque commissari, ha risposto il giorno successivo: la par condicio, afferma l’organo, “può essere garantita dall’offerta a tutti i soggetti politici della medesima opportunità di confronto”, se questa opportunità viene accettata. “Eventuali spazi compensativi per coloro che dovessero rinunciare al format dei confronti dovranno essere organizzati nel rispetto del principio delle stesse opportunità di ascolto”, conclude la nota dell’ente.

Lunedì il leader pentastellato Giuseppe Conte aveva definito il duello Meloni-Schlein un “inganno” per gli elettori: “Rappresenta un leader che si mette a capo della maggioranza e uno a capo dell’opposizione. Non è la realtà”, perché il voto è proporzionale e ogni forza corre per se stessa, aveva sottolineato. Anche dal centrodestra sono arrivate critiche: “Sarebbe meglio fare all’americana, con tutti i leader in scena. Non ci sono leader di serie A e leader di serie B. E c’è una competizione plurale”, aveva detto al Messaggero Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia.

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