Chico Forti ha incontrato la madre dopo 16 anni. Lo zio: «Non abbiamo parole per l’emozione»

È uscito dal carcere per vedere la madre Chico Forti, il 65enne trasferito nell’istituto penitenziario veronese di Montorio dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti. Dopo il via libera da parte del Tribunale di sorveglianza di Venezia alla richiesta avanzata dal difensore «per motivi umanitari», l’ex velista e produttore televisivo è arrivato a Trento, accolto in strada da un applauso dei presenti. È partito questa mattina dal carcere di Verona accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria. Forti ha infatti ricevuto il permesso dei giudici di sorveglianza per incontrare l’anziana madre 96enne. Sotto casa di Forti grande folla di giornalisti, operatori e qualche curioso. Il colloquio con la madre, che Forti non vede da 16 anni, dovrebbe durare circa 4 ore.

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L’incontro

Dopo sedici anni, oggi alle 13 Chico Forti incontrerà la madre nella sua casa di Trento. Ieri il via libera da parte del Tribunale di sorveglianza di Venezia alla richiesta avanzata dal difensore «per motivi umanitari». Forti, accompagnato dalla polizia penitenziaria, ha già lasciato il carcere veronese di Montorio dove farà ritorno entro la serata.

La visita di Forti nella casa della madre a Trento durerà circa tre ore e non potrà uscire dall’abitazione. All’incontro presenti anche lo zio Gianni e il fratello Stefano. L’annuncio del via libera è stato dato dal deputato di Fratelli d’Italia Andrea Di Giuseppe che è stato il primo a visitare Forti subito dopo il suo trasferimento nel carcere veronese.

Le parole dello zio

«Io attendo Chico qui in strada e lo accompagnerò su a casa raccomandandogli di non stringere troppo la mamma». Lo ha detto lo zio Gianni conversando con i giornalisti a Trento. «Ha quattro ore per questo incontro grazie ad un permesso speciale», ha spiegato. «La mamma comunque è bella pimpante per la gioia di rivedere suo figlio. Abbiamo tanto pianto e tanto sofferto e ora è giusto gioire un po’, che è infatti proprio nello spirito di Chico, sempre ironico. Chi resiste per 24 anni in un carcere? Un eroe, lo dico io che sarei morto dopo una settimana», ha ribadito lo zio. «La prigione – ha proseguito – gli ha fatto un grande applauso, qualcuno gli ha dato qualcosa da indossare. Lui è arrivato qui con la maglietta e la giacchetta da detenuto perché uscito dalla Corte è salito su un aereo, in rientro dal Canada. Gli hanno anche rinfacciato questo, 160 mila euro, che un comune trentino li spende per una sagra. Siamo arrivati a limiti veramente bassi e vergognosi che non riesco a capacitarmi», così lo zio. «Siamo tutti qui in attesa davanti casa della madre, Chico dovrebbe arrivare tra dieci minuti. La piazza è piena, e non abbiamo parole per l’emozione. La mamma sta fremendo, è in casa con il fratello e con mia moglie. La tengono tranquilla».

«La prima cosa che ha detto alla mamma è ‘Mamma ti voglio bene. Sono qua per te’. continua lo zio – Lei era emozionatissima. Tra baci e abbracci, voleva fargli subito i canederli, ma lui le ha detto che non aveva fame, che aveva già provveduto» racconta.

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