Audi Q7, la prova de Il Fatto.it – L’ammiraglia si rinnova e sposa l’elettrone – FOTO
La Audi Q7, l’ammiraglia dei Suv con i Quattro Anelli, è solo elettrificata. Con l’aggiornamento della seconda generazione, il modello dalle dimensioni importanti (5,7 metri di lunghezza) guadagna motorizzazioni più potenti e allo stesso tempo più sostenibili. Tanto che nella declinazione plug-in equipaggiata con la batteria da 22 kWh netto (finora erano 14,4) la percorrenza a zero emissioni lievita del 70% e arriva a 84 chilometri.
La tecnologia mild hybrid a 48 Volt è stata abbinata sia alle unità a benzina sia a quelle a gasolio e consente di ridurre i consumi fino a mezzo litro ogni 100 km. Il V6 da 3.0 litri è offerto in Italia sia cn 231 Cv e 500 Nm di coppia sia da 286 e 600 come turbodiesel (TDI), sia da 340 e 500 come TFSI sovralimentato a benzina (5,6 secondi per schizzare da 0 a 100 orari). La gamma include anche il quattromila V8 montato sulla declinazione “S” con 507 Cv e 770 Nm. Le versioni ricaricabili utilizzano il sei cilindri e assicurano 394 Cv (13 in più rispetto a prima) e 600 Nm oppure 490 (più 28) e 700. La Audi Q7 con i V6 garantisce una capacità di traino di 3,5 tonnellate.
La filiale nazionale del costruttore di Ingolstadt ha optato per una prova insolita per “suggerire” quanto possa essere versatile un Suv di queste proporzioni, a listino a 5 o 7 posti (75% dei volumi): praticamente due metri di larghezza e poco meno di 1,75 di altezza per un peso superiore ai 2.200 chilogrammi.
Si esce dal parcheggio sotto l’hotel Ambasciatori di Firenze, a ridosso della stazione di Santa Maria Novella, e si imbocca una via non larghissima al volante della declinazione TDI da 286 Cv. La guida alta e la visibilità buona fanno sembrare meno stretta la strada. Lungo l’arteria di grande comunicazione che porta verso il mare occorre solo prestare attenzione agli autovelox perché l’ottima insonorizzazione e le nuove sospensioni che mantengono “piatto” il Suv fanno dimenticare in fretta la velocità.
A Piombino l’imbarco sul traghetto è semplice e agevole: non fosse per il più compatto Suv vicino con il supporto per le bici sarebbe anche semplice aprire la portiera. Dopo lo sbarco a Portoferraio, sulle strade ancora più strette, ma spesso deliziosamente panoramiche dell’isola d’Elba, la Q7 continua a confermare le buone doti di guidabilità e maneggevolezza, valorizzate da uno sterzo diretto e preciso. Da una parte ci si specchia verso il mare sul quale si affaccia Villa Ottone, dall’altra ci si accomoda a due passi dalla spiaggia davanti al Frank’s hotel. Nemmeno quando la carreggiata si restringe si fatica a guidare, ad andature da passeggio, certo, ma ci si gode la vista.
Lo spazio a bordo sembra infinito. Del resto anche la capacità del bagagliaio è notevole: tra poco meno di 900 e fino a quasi 2.000 litri (qualcosa n meno per le pug-in).
Anche facendo ripetuti acquisti nei diversi profumatissimi vivai dell’isola sembra sempre esserci posto per altre piante. I consumi rilevati dopo la lunga prova (oltre 400 chilometri) sono superiori a quelli dichiarati e arrivano a 9,5 l/100 km contro gli 8 dichiarati. Anche perché per raggiungere in tempo l’aeroporto di Firenze Peretola è stato necessario spingere parecchio.
La Audi Q7 è una bella macchina per “esiliarsi” (a proposito dell’Elba e di Napoleone) e non a caso ha anche un prezzo simile a quello di un monolocale (in periferia): da 77.000 euro sia a benzina sia a gasolio, da 82.900 come plug-in e da 112.250 come SQ7. Affidabile e flessibile, l’ammiraglia dei Suv fa capire perché in Italia il 55% dei volumi di Audi del 2023 sia dipeso della gamma Q. Nel Belpaese l’auto dei Quattro Anelli più venduta è stata la Q3 (16.000), ma nel mondo è la Q5 (330.000). Non sono modelli economici, ma valgono quello che offrono.
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