Ilaria Salis, cosa succede ora? Ipotesi immunità parlamentare, l’avvocato: «Libera entro il 16 luglio o faremo ricorso»

«Ne abbiamo sentite molte. Ci hanno accusato di usare candidature a fini strumentali. Abbiamo fatto bene ad agire. Ilaria Salis da stasera è un europarlamentare». Così il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha commentato i risultati elettorali nel comitato di Avs a Roma. «Da qui mandiamo un grande abbraccio a Ilaria, la battaglia per la democrazia comincia oggi ma sarà ancora più forte», ha aggiunto il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli. Una candidatura che si è rivelata vincente: la 39enne attualmente agli arresti domiciliari in un appartamento in Ungheria sarà europarlamentare. 

Cosa succede ora a Ilaria Salis

«Se eletta lei deve uscire dai domiciliari», ha spiegato il portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli. Ma quali sono gli step? In realtà non c’è una certezza vera e propria. L’ex insegnante è ancora sotto processo in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti a Budapest.

Dopo l’elezione potrebbe beneficiare dell’immunità parlamentare, ma solo una volta che la sua elezione sarà confermata ufficialmente. Secondo la legge europea i membri dell’Eurocamera hanno delle protezioni legali speciali per la durata delle sessioni parlamentari, tra cui l’esenzione da ogni provvedimento di detenzione e da ogni procedimento giudiziario, nel proprio Paese che negli altri Stati membri dell’Ue.

Eugenio Losco, avvocato di Ilaria Salis, è sicuro: «È europarlamentare: ha avuto nella sua circoscrizione quasi 130mila voti, e più di 50mila nelle isole. Sicuramente è tra i sei eletti che verranno eletti. Per l’iter adesso dobbiamo aspettare un passaggio formale in cui Ilaria verrà proclamata parlamentare. Una volta che abbiamo questo passaggio, faremo una richiesta ai giudici ungheresi per la scarcerazione, perché Ilaria ha diritto all’immunità parlamementare, secondo l’articolo 9 del protocollo 7 sull’immunità dei parlamentari europei, che prevede l’esenzione da ogni forma di detenzione e la sospensione dei procedimenti penali. L’Ungheria non potrà che prenderne atto e disporre la scarcerazione. Stiamo aspettando questo passaggio tecnico. Devo capire ancora chi disporrà questo passaggio -continua -. Penso un ufficio europeo. Questo passaggio deve essere garantito entro il 16 luglio, perché ci sarà la prima seduta parlamentare, a cui Ilaria deve prendere parte. Sicuramente il giudice ungherese deve prendere una decisione, ma non può non riconoscerle l’immunità. Se non dovesse risconoscerla, procederemo con i provvedimenti del caso alla corte Europea. Non mi aspetto che questo accada, ma nel caso agiremo di conseguenza».

L’immunità

L’immunità non sarebbe però un’assoluzione e il giudice ungherese potrebbe chiedere all’Ue di avviare una procedura per la revoca dell’immunità. Anche perché questa non può essere applicata in caso di flagranza di reato. E nel caso specifico, secondo la corte di Budapest ci sarebbe un video che dimostrerebbe la colpevolezza di Salis. Se così fosse, la questione passerebbe ad una commissione parlamentare europea. 

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